Dejan Kulusevski ParmaGetty

Kulusevski a DAZN: "Ho il rito del chewing gum, mi scrivono più fantallenatori che donne"

Dejan Kulusevski si è preso la scena in Serie A con un avvio di stagione da fenomeno. Intervistato da DAZN nel format 'Piedi per terra', il talento del Parma ha raccontanto come si è avvicinato al calcio, le sue abitudini e gli obiettivi per un futuro che si prospetta davvero roseo.

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Tra questi c'è quello di essere unico.

"Io mi sento solo Dejan, guardo molto De Bruyne, molto Hazard. Se vedo una finta che mi piace vado in campo e la provo. La mia finta preferita è quella di andare a destra e poi rientrare. La provo sempre".

L'inizio è stato duro, ma la famiglia ha giocato un ruolo fondamentale nell'ascesa di Kulusevski.

"Mia mamma è la persona più importante del mondo. Lasciare casa a 15 anni è stato molto difficile, dopo 4/5 mesi avrei voluto tornare a casa e lei mi ha convinto a resistere. Mio papà è la persona più umile del mondo. Lui crede in me, parliamo di ogni partita ed è tranquillissimo".

Poi è arrivata l'esplosione e di conseguenza le pressioni da gestire.

"So che quando inizio a pensare tanto gioco male e quindi cerco di essere come quando ero piccolo in Svezia che pensavo solo a divertirmi. Quando mi diverto sono forte. Il calcio è la cosa più bella di tutte. Sul mio profilo Instagram ho tante foto di calcio e mia sorella mi sgrida, dice che non posso avere solo foto di calcio".

Al fantacalcio è subito diventato un idolo, al punto che... "Ci sono più fantallenatori che donne che mi scrivono su Instagram, purtroppo". Kulusevski vuole continuare a stupire e per farlo ha anche un rito scaramantico: "Ho sempre il chewing gum prima di entrare in campo, poi quando sbaglio il primo passaggio lo butto via. Ma se non sbaglio il passaggio lo tengo".

Tra gli idoli di Kulusevski c'è un giocatore che ha il suo stesso nome: Dejan Stankovic.

"L'ho visto una volta quando con l'under 17 abbiamo giocato contro l'Inter di suo figlio. A fine partita ero stanco, ma sono corso subito da lui. Lui era fortissimo, a casa mia guardavo i goal che faceva. Mi ricordo il goal che ha fatto al volo contro lo Schalke da metà campo. Adesso quando torno a casa dirò a mio papà che Stankovic mi ha mandato un messaggio".

Kulusevski è convinto del suo talento e vuole arrivare al top, con la stessa mentalità che lo ha portato sin qui.

"Non ho mai pensato di voler diventare il più forte di tutti, ma voglio giocare in una grande squadra. La testa è quello che mi ha fatto arrivare qua, non solo l'allenamento e il talento. C'erano dei mister che non credevano in me, gente che diceva che questo non arriverà mai perché dribbla troppo, ma io ho sempre pensato che ero io ad aver ragione".

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