Sono passati 19 anni da quando il leggendario Valery Lobanovsky è tragicamente scomparso a soli 63 anni. L’uomo che ha guidato la Dinamo Kiev a vincere due volte la Coppa delle Coppe e tre volte nelle semifinali delle coppe europee è amato in tutta l’Ucraina, ma soprattutto nella capitale. E non sembra un caso che uno dei talenti emergenti del calcio ucraino, forse quello in assoluto più emergente dai tempi di Rebrov e Shevchenko sia proprio un giocatore proprio della Dinamo Kiev (nonchè tifoso della squadra).
Ilya Zabarnyi è il primo giocatore nato dopo la morte del grande maestro degli allenatori a rappresentare l'Ucraina, anche se la sua crescita è stata monitorata dal grande 'nemico' della Dinamo.
Mircea Lucescu, che ha allenato lo Shakhtar Donetsk tra il 2004 e il 2016, vincendo otto scudetti, è subentrato clamorosamente nel club di Kiev nell'estate del 2020. Un po' come se Sir Alex Ferguson andasse al Liverpool. La tensione era alta, ma il 75enne romeno ha dimostrato che la sua decisione era quella giusta, riportando il titolo allo Stadio Olimpico per la prima volta dal 2016 col giovane Zabarnyi al centro del trionfo.
Un anno fa, solo chi seguiva da vicino le giovanili della Dinamo Kiev conosceva il nome di questo difensore centrale. La sua improvvisa apparizione nella formazione titolare per affrontare l'AZ Alkmaar in una cruciale gara di qualificazione alla Champions League a settembre, quindi, ha sbalordito tutti, incluso il presidente del club Ihor Surkis.
Quando i centrali titolari Mykyta Burda e Denys Popov si sono infortunati all'inizio della stagione, la Dinamo aveva messo in preventivo un nuovo acquisto: "Dopo un paio di giorni, Lucescu mi ha chiamato e ha detto che non c'era bisogno di spendere soldi - ha ricordato Surkis - Ha promosso Zabarnyi dalle giovanili, ha visto in lui molto potenziale".
"Ho cercato di convincerlo che è era un grande azzardo, ma lui era assolutamente convinto. Da quel momento si è fidato di Zabarnyi".
È così che è iniziata la sua ascesa fulminea. Alla sua seconda apparizione in prima squadra, Zabarnyi ha giocato un'ottima gara contro l'AZ, con la Dinamo qualificata per la fase a gironi di Champions.
Ci sono stati un paio di errori nelle sue prime partite di campionato, ma l'impressione è stata così positiva che il tecnico dell'Ucraina Shevchenko ha deciso di convocarlo in Nazionale ad ottobre.
"Ero scioccato - ha detto Zabarnyi - Pensavo di essere lì per andare quasi da turista, ma sono finito nella formazione iniziale contro la Francia!"
All'età di soli 18 anni e 36 giorni, è diventato il secondo giocatore più giovane a rappresentare l'Ucraina dietro Rebrov, lasciando lo stesso Shevchenko al terzo posto.
È stato anche un bel debutto. Con numerosi giocatori ucraini fuori per Covid, l'amichevole allo Stade de France rischiava di essere annullata. Alla fine è andata in scena, con Zabarnyi che ha giocato 90 minuti e ha affrontato Kylian Mbappè, Antoine Griezmann, Anthony Martial e Olivier Giroud.
Anche se il punteggio finale è stato 7-1 per i padroni di casa, il difensore ha ricevuto comunque il plauso di Shevchenko. Il coraggio e lo spirito combattivo gli hanno consolidato il posto nella formazione iniziale e alla fine del 2020 Zabarnyi ha affrontato la Germania due volte nella Nations League, facendo parte di una difesa che ha mantenuto la porta inviolata nella vittoria per 1-0 sulla Spagna.
Zabarnyi ha continuato a giocare tutte le 6 partite della fase a gironi di Champions League della Dinamo e, mentre la sua squadra ha perso tutte le partite contro Barcellona e Juventus, lui ha acquisito un'esperienza estremamente preziosa. Era molto più sicuro e non commetteva più gli stessi errori.
Sotto la guida di Lucescu posizionamento e distribuzione sono migliorati in modo significativo, tanto da terminare la stagione dopo aver completato il 93% dei passaggi. "Mircea mi ha aiutato criticandomi molto. Mi ha dato tutto", ha detto Zabarnyi.
Il ragazzo non ha paura. Rompersi il naso non gli ha impedito di prendere parte all'impegno dell'anno contro lo Shakhtar ad aprile, dove Zabarynyi si è persino tolto la maschera protettiva e l'ha gettata via. La Dinamo ha mantenuto la porta inviolata nella vittoria per 1-0, con il difensore assoluto protagonista.
Zabarnyi ha poi segnato il suo primo goal da professionista: dopo aver prevalso sullo Shakhtar, la Dinamo aveva bisogno di battere l'Ingulets per festeggiare il titolo a tre partite dalla fine e lui ha segnato dopo soli cinque minuti. La sua squadra ha vinto 5-1, ma il suo goal è passato alla storia come "il goal che ha deciso il campionato".
Non sorprende quindi che Zabarnyi sia stato votato giocatore ucraino del mese di aprile. Anche maggio è stato positivo, con la Dinamo che ha completato il double nazionale battendo lo Zorya nella finale di Coppa d'Ucraina.
Poco più di un anno fa il suo stipendio mensile era di circa 100 euro, ora il suo nome è sulla bocca di tutti e si vocifera che Chelsea o Milan potrebbero provare ad ingaggiarlo in estate. La Dinamo per ora è desiderosa di mantenerlo in rosa, mentre il sogno di Zabarnyi è quello di giocare al fianco del suo idolo Virgil van Dijk.
Alto, forte nel gioco aereo, fisicamente imponente e con buon lettore di gioco, non è ancora al livello dell'olandese, ma il il talent scout Alex Velikikh lo ha paragonato a Kalidou Koulibaly.
Ora, la sua fenomenale ascesa ha raggiunto Euro 2020: Zabarnyi è il difensore più giovane del torneo, titolare fisso con Shevchenko e autore di una buona prova nonostante il debutto con ko dell'Ucraina contro l'Olanda.
È simbolico che le altre due partite dell'Ucraina della fase a gironi – contro la Macedonia del Nord e l'Austria – si svolgano a Bucarest: la Romania non si è qualificata per gli Europei, ma Lucescu ha coltivato una stella che adesso potrebbe prendersi la scena nella sua terra.
