Ci sono vari modi per esprimere il proprio dissenso nei confronti di una squadra, di una dirigenza, di un allenatore. Cori, striscioni, curve vuote. Quello dei tifosi dello Young Boys è particolare: un fitto lancio in campo di... joystick - accompagnati da palline da tennis - a partita in corso.
La motivazione? Il sempre più importante investimento dei club calcistici negli eSports, ovvero nell'ormai esploratissimo ambito dei videogiochi, a discapito del calcio reale. PES e FIFA, per intenderci. Con le società che affidano il proprio nome e la propria bandiera a giocatori professionisti nei vari tornei in giro per il mondo. Un eccesso di modernità che, evidentemente, i sostenitori più tradizionalisti proprio non riescono a digerire.
In Svizzera, a dire il vero, gli eSports non hanno ancora preso piede. Ma la paura che i tifosi dello Young Boys non riescono a nascondere è proprio questa: che anche lì, a Berna e dintorni, crolli una barriera e ne venga eretta un'altra.
YoutubeE così, durante la gara di campionato contro il Basilea, ecco andare in scena la protesta: al minuto 15 del primo tempo una fitta pioggia di controller e palline da tennis (l'avversario è la squadra del cuore di Roger Federer) ha costretto l'arbitro a sospendere momentaneamente l'incontro.
Nella curva di casa, poi, è comparso un gigantesco striscione con il simbolo della pausa. Un altro striscione, apposto in un altro settore dello stadio, recava proprio la scritta "pausa". E su un terzo si poteva leggere l'eloquente messaggio 'F****lo agli eSports'.
Per la cronaca lo Young Boys campione in carica, inserito nel girone di Champions League della Juventus, ha demolito il Basilea con un clamoroso 7-1. Ed è sempre più primo in classifica, con 7 vittorie in altrettante giornate. Un grande motivo di soddisfazione in un pomeriggio non banale.




