Pubblicità
Pubblicità
Edouard Michut NXGN GFXGetty/GOAL

Edouard Michut, talento a centrocampo per il PSG

Pubblicità

Al Paris Saint-Germain, per i talenti del settore giovanile che cercano di approdare in prima squadra, farsi spazio tra le stelle presenti in rosa è missione molto difficile. La scorsa estate, però, per il centrocampista Edouard Michut sono andate diversamente.

Dopo aver firmato un nuovo contratto a lungo termine che ha spento le sirene di alcuni top club europei, Michut ha svolto la preparazione estiva coi 'grandi'. In particolare, nell'amichevole disputata contro il Siviglia, ha ben impressionato e sembrava dover restare in prima squadra. A metà agosto, invece, insieme a Xavi Simons è tornato nuovamente nell'Under 19 e per rivederlo con Messi e soci pare bisognerà attendere almeno un'altra stagione.

Per qualcuno un colpo del genere a 18 anni potrebbe condizionare la carriera, ma non è il caso di Michut: lui, i momenti negativi li trasforma in positivi.

Un esempio è arrivato a dicembre 2021, quando il PSG U19 cercava la vittoria contro il Club Brugge per superare il proprio girone di Youth League e assicurarsi il passaggio agli ottavi. A metà tempo i francesi si sono trovati sotto 2-0 e in 10 per un'espulsione, ma nella ripresa un'epica rimonta sancì un incredibile 3-2 con festeggiamenti sfrenati nello spogliatoio. Michut, però, nel tragitto che lo riportava a casa ha placato la sua gioia mentre riguardava la partita rimuginando sugli errori commessi.

"Il ragazzo è esigente e ricorda tutto - ha detto a GOAL l'ex allenatore di Michut, Jordy Cabarrecq - In un torneo Under 11 col Versailles, ha sbagliato un rigore in semifinale contro il Paris Professional Football Training Center (CFFP). Se gliene parli oggi, lo ricorderà".

Cabarrecq è stato uno di quelli che hanno plasmato la carriera di Michut durante i quattro anni in cui il giovane ha giocato nel Versailles, etichettandolo come ala a 10 anni prima che venisse gradualmente spostato a centrocampo.

"Aveva già un pensiero di gioco che gli altri non possedevano e una rapida recezione dei dettami - ha evidenziato Cabarrecq - Ha sempre avuto un buon primo tocco, si è mosso in aree dove poteva toccare la palla, ma anche una capacità di rompere le linee".

Nonostante il suo evidente talento, Michut è rimasto umile, in parte in virtù dell'atteggiamento che i suoi genitori hanno preso nei confronti della sua prima educazione calcistica.

"Non hanno detto al loro figlio che era il migliore" ricorda Cabarrecq. "Erano anche duri con lui. A volte perdeva due passaggi e suo padre glielo faceva sapere!"
"Nella sua vita tutto ruota attorno al calcio" spiega ulteriormente a GOAL l'agente di Michut, Philippe Lamboley. "E' un giovane che mangia bene, che presta attenzione al sonno, che lavora fuori dagli allenamenti e che ha anche una palestra in casa. Fa di tutto per riuscirci".

La volontà di impegnarsi, combinata con la sua evidente abilità, ha portato Michut a firmare per il PSG a 13 anni nel 2016, riuscendo a farsi strada per diventare una delle stelle delle giovanili del club. Sono stati fatti confronti con Marco Verratti per la sua abilità di passaggio, anche se in genere gioca un po' più avanti del giocatore italiano.

E' cresciuto a tal punto che ha fatto il suo debutto in prima squadra contro il Dijon nel febbraio 2021. All'epoca, Michut era nel mirino di club come Manchester City, Barcellona e Juventus quando è entrato negli ultimi mesi del suo primo contratto professionale, ma la promessa di un maggiore coinvolgimento sotto Pochettino lo hanno convinto a firmare un nuovo accordo con il PSG fino al 2025.

Michut, quindi, si avvia verso quello che sembra un anno cruciale per la sua giovane carriera, e dopo aver giocato in entrambe le partite della Coupe de France col PSG verso la fine del 2021 - incluso il debutto da titolare nei sedicesimi contro il Vannes - potrà sperare in ulteriori opportunità nei primi mesi del 2022.

"Edouard Michut è un giocatore importante per il club e non si tratta solo di chiacchiere" ha spiegato l'ex centrocampista del PSG Yohan Cabaye a dicembre, parlando con RMC del suo ruolo di coordinatore sportivo dell'accademia del club.
"È un giocatore cresciuto nel club. È parigino. Era deluso quando è sceso tra gli Under 19, il che è comprensibile, ma non c'è problema".

Per saperne di più sui migliori giovani talenti al mondo, segui NXGN su Instagram eTikTok.

Pubblicità
0