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Diritti tv Serie A: quanti mlioni incassa ogni squadra e come funziona

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La Serie A è senza ombra di dubbio uno dei più tornei più ricchi al mondo. Davanti alla Premier League, però, il campionato italiano impallidisce. Soprattutto relativamente ai milioni derivanti dai diritti tv, che nel Regno Unito permettono una distribuzione ben diversa, essenziale per dare la possibilità anche alle ultime della classe di ritrovarsi ogni anno un bottino equiparabile a quello delle big assolute negli altri tornei continentali.

In Italia è essenziale il posizionamento in campionato per avere una più larga fetta di diritti tv, ma non solo: si prendono anche in considerazione il numero di tifosi delle svariate squadre e i risultati ottenuti nelle annate precedenti a quella in corso.

RIPARTIZIONE DIRITTI TV SERIE A: COME FUNZIONA

Il 50% dei circa 940 milioni di euro spettanti alla venti squadre di Serie A grazie ai diritti tv è diviso in parti eguali. Dunque, dei 470 milioni previsti, ogni club del massimo campionato italiano riceve qualcosa come 23,5 milioni di euro come prima base. Insomma, sia la prima classifica, sia l'ultima, sia quella con più tifosi, sia quella con meno, ricevono la stessa cifra.

Un 30% dei 940 milioni, dunque 282 milioni è distribuito in base ai risultati sportivi. Di questo 30% da 282 milioni, viene considerato un 12% per piazzamento a campionato concluso, un 3% per i punti ottenuti, un 10% in base ai risultati degli ultimi cinque campionati e infine un 5% sulla base della classifica che tiene conto dei risultati nazionali ed internazionali dal 1946/1947 al 2016/2017.

Il 20% restante è assegnato in base al bacino d'utenza, dunque ai tifosi di ogni squadra di Serie A. Questa percentuale, che porta 188 milioni, è divisa in un 8% che considera l'audience televisiva e un 12% sulla base degli spettatori paganti nell'arco delle annate 17/18, 18/19 e 19/20, quest'ultima fortemente penalizzata dall'arrivo del Covid-19.

DIRITTI TV: INCASSI PER SQUADRA

Pochi dubbi riguardo le squadre che incassano di più in ogni stagione. Grazie ai milioni derivanti dalla storia a livello nazionale ed internazionale e risultati nelle ultime stagioni (il 30%) e da numero di tifosi e bacino d'utenza (20%), Juventus, Inter e Milan sono sempre avanti a tutte.

Le annate 2020/2021 e 2021/2022 portano però Inter e Milan avanti nel conto dei milioni, considerata una Juventus distante dalla lotta Scudetto in entrambe le stagioni. In questo modo nerazzurri e rossoneri sono in prima fascia non solo grazie al numero di tifosi paganti, alla propria storia, al bacino d'utenza e agli ultimi anni, ma anche grazie alla stagione in corso. In più i milioni fissi per ogni squadra, che fanno lievitare dai 23,5 che spettano a tutti a inizio annata ai circa 80 alla fine della stessa.

Subito dopo vengono le altre grandi, dunque Napoli, Roma e Lazio: gli azzurri possono contare su più milioni grazie a posizionamento negli ultimi anni, i giallorossi grazie ai tifosi allo stadio e i biancocelesti ad un mix tra entrambi, insieme alla storia dei passati decenni.

MILIONI PER SQUADRA NEL 2021/2022

Il 15% della fetta dei diritti da 940 milioni è come detto derivante da posizione in classifica e punti ottenuti nella stagione 2021/2022. In questo modo la prima guadagna circa 20 milioni, mentre la seconda 17 e la terza 15. La quarta se ne porta a casa 13 e la quinta 10. L'ultima? Circa 900.000 euro.

LA DIFFERENZA CON LA PREMIER LEAGUE

Nel campionato inglese la differenza tra prima e ultima è decisamente meno ampia. Il 50% è diviso equamente tra i club come in Italia, mentre un 25% viene assegnato in base al merito, determinato dalle posizioni finali in campionato e il restante 25% in base a un non meglio precisato 'compenso impianti per le partite televisive'

La regola della Premier League prevede però che al massimo la squadra con il maggiore incasso riceve al massimo un importo 1,8 più alto dell'ultima. La squadra che vince il campionato ha non ha dunque nemmeno il doppio degli incassi rispetto all'ultima classifica.

Il totale da dividere? Circa 3 miliardi di euro, che porta la ventesima in classifica ad ottenere più milioni rispetto alla prima classificata in Serie A.

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