La corsa Scudetto? Anche: il tema principale in casa Juventus è ancora quello relativo a Paulo Dybala, al suo rinnovo e al suo futuro in bianconero.
L'argentino, che in settimana ha vissuto diversi momenti di tensione con Massimiliano Allegri, come raccontato dall'allenatore in conferenza stampa, dovrà discutere con il club il prolungamento contrattuale, senza alcuna certezza.
Il dibattito, già molto acceso, ha coinvolto anche Paolo Di Canio che, nel corso di Sky Calcio Club, ha punzecchiato lo stesso Dybala.
"Parlo da osservatore e non da dirigente della Juventus: da osservatore dico 'Arrivabene, rinnovagli a 5 anni a 20 milioni', a me non frega niente. Anche se mi fa solo 2 giocate mi stropiccio gli occhi perché tanto i soldi non li esco io. Da dirigente però non posso avere un capitano che mi deve trascinare a 29 anni e che 12-14 partite l'anno è matematico che mi sta fuori. E' vero che potrebbe diventare un leader tecnico, ma non posso avere uno fragile emotivamente. Se ti vanno bene le cose ti fa le giocate, se vanno male lo definisco quasi un 'bambinone piangione'".
Per Di Canio non basta quel che l'argentino ha prodotto in maglia bianconera nel corso delle stagioni: bisogna guardare al futuro.
"Nella Juve che giocava la finale di Champions League c'era, vero, ma chi aveva intorno? C'era, sì: ma è come quando si parla di Messi. Non si può criticare per quello che ha fatto al Barcellona, ma se cammina e fa 2 goal l'anno può esser criticato più degli altri perché non si vive per quello che viene fatto. E' il passato".