Basaksehir vs Trabzonspor 28102019Vedat Yangin

E' arrivato il weekend, nel mondo si gioca: dalla Russia alla Turchia

Astinenza. Attacchi di panico. Desiderio infinito. 10cc di calcio, per favore. Il coronavirus sospende il pallone e i sogni degli italiani, le polemiche, il tifo, i colori, le partite e il conto dei marcatori, le statistiche. Il primo a dire stop, per evitare assembramenti. Seguito da spagnoli, inglesi, statunitensi, indonesiani, via via. Ma nel mondo, la sfera rotola ancora. E' weekend.

Sabato, giorno di calcio durante l'inverno e la primavera, durante autunno ed estate. Dall'Estonia allo Sri Lanka, dal Brasile al Gibuti. Ora, però, sono pochi i giocatori che possono scendere in campo davanti ai tifosi. Sembra un racconto del passato, invece accade il 14 marzo 2020, in mezzo ai grandi campionati fermi, a tempo indeterminato o con una data precisa.

Quanto vi manca il calcio? Vi manca dal voler seguire anche il campionato meno importante al mondo per massima astinenza dal pallone? In quel caso, beh, c'è chi sta scendendo in campo ora, chi è sceso qualche ora fa, chi battaglierà per la classifica e la gloria nelle prossime ore del weekend.

Attenzione, perchè non bisogna per forza scavare nei più remoti angoli del mondo per trovare il pallone. C'è, continuerà, continua anche nello stesso continente. In Russia , ad esempio, dove se avete, avete avuto o avrete la possibilità c'è la fuga dello Zenit sul Krasnodar da seguire. Non ci sono più Spalletti, Carrera, Bocchetti e Criscito, ma c'è passione e vero calcio.

E che dire della Serbia , dove la Stella Rossa è infuga dai rivali cittadini del Partizan? Sabato e domenica calcistica a Belgrado saranno a dir poco essenziali per definire la vincitrice del titolo e le qualificate alle coppe europee della prossima stagione. Si lotta duramente, non si toglie la gamba, si calcia con potenza al fulmicotone.

Se siete sensibili e vi manca vedere i tifosi allo stadio, beh, allora non guardate i video, gli highlights o intere partite del campionato di Turchia . Il fascino del probito è però letale e sarà difficile evitare di assistere alla furia degli spalti a Istanbul e dintorni.

Guarda caso, domenica 15 marzo si gioca il big match che può valere la stagione: Trabzonspor-Istanbul Basaksehir , entrambe a quota 52 in cima, con Galatasaray e Sivasspor a provare ad approfittarne tre lungheze dietro. Occhio, può creare vera dipendenza e attesa spasmodica. Certo, può anche essere che l'attesa del piacere sia essa stessa il piacere. Soggetività, da non confondersi con oggettività.

Prendiamo l'aereo virtualmente, visto che realmente non si può, e facciamo un bel volo oltre l'oceano. Atterriamo in Australia, dove si gioca regolarmente, in Brasile, cavolo una delle patrie assolute del calcio in cui il pallone non si ferma (altrimenti si ferma l'intero paese), e sì, in Messico, a porte chiuse e con migliaia di tifosi allo stadio mentre i cugini statunitensi fermano tutto, dichiarano stati di emergenza, evitano di stringere mani (ma non tutti, vero?).

Continuano senza tifosi Marocco ed Emirati Arabi Uniti, vanno avanti con i fans i più svariati campionati, dalla Malesia all'India, dall'Algeria al Sudafrica, dall'Ungheria all'Ecuador. Se vi manca il calcio, se durante questo inizio di isolamento in casa cominciate a sognare Cristiano Ronaldo che fa la quarantena con voi o Salah che pranza ad un metro da voi, domani è prevista Setif-JS Kabylie, seconda contro terza nel campionato algerino. Non sarà Juventus-Inter, ma meglio non partire prevenuti.

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