Nel 2010 un gruppo di amici e tifosi ha deciso di dare vita al Centro Storico Lebowki, una società calcistica nata nel cuore di Firenze con un'anima indipendente, senza padroni e senza filtri. Una squadra partita dalla Terza Categoria e arrivata sino alla Promozione, con gli stessi valori di sempre.
Guarda 'Prendila come viene, il Centro Storico Lebowski' su DAZN
DAZN racconta la sua storia, all'insegna del motto 'prendila come viene', stile di vita del Drugo de 'Il Grande Lebowski', capolavoro cinematografico che ha ispirato il nome del club. Piccoli grandi passi che oggi hanno portato la stessa società creata da quel gruppo di amici ad avere 1.600 soci sparsi in tutto il mondo e una squadra femminile, da poco promossa in Serie C.
Una squadra che ha dato speranza a tre calciatrici afgane scappate dal loro paese dopo il ritorno dei talebani. La stessa squadra che ha spinto un campione come Borja Valero a rimettersi in gioco come ambasciatore, testimonial e soprattutto giocatore, lì in campo a difendere i colori della inclusività e della condivisione. Il manifesto vero e puro di questo sport.
"Il calcio è stata la mia vita e lo è ancora per fortuna. Una cosa che mi appassionava da piccolo e che in prospettiva mi ha portato a soffrire per una parte della mia vita senza esserne molto consapevole, ma alla fine faccio parte di quella piccola percentuale che è riuscita a farcela, a far diventare realtà tutti i miei sogni, quelli di arrivare in prima squadra, di giocare in Champions League, di giocare in Nazionale, di giocare in diverse squadre, diversi paesi, diverse culture.
Oggi il calcio mi ha dato l’occasione di tornare a fare quello che facevo quando ero bambino: giocare al parco, a scuola, o con la piccola squadra di quartiere. E’ quello che posso fare oggi con il Lebowski: giocare spensierato, tranquillo, facendo sì che sia un divertimento e basta".
