La notte della storia. L'ennesima. Perché la Supercoppa Europea non varrà l'Europa League, ma mette comunque in palio il secondo trofeo internazionale nello spazio di meno di tre mesi. E per chi come l'Atalanta ha mangiato il pane duro delle battaglie di provincia, affrontare il Real Madrid è un premio.
Sulla carta, non c'è partita: troppo forte il Real Madrid. Per tutti. Del resto il Real è il Real: il club più glorioso del mondo, 15 Champions League in bacheca, il trionfo di Wembley contro il Borussia Dortmund ancora nella memoria di tutti. E poi ha Kylian Mbappé, oltre a quel pizzico di fortuna che aiuta gli audaci e quelli che se la vanno a cercare.
"Chiaro, sulla carta il pronostico è ancora più chiuso di quanto lo fosse contro il Bayer Leverkusen, che pure arrivava da una striscia di risultati positivi in tutta la stagione - ha ammesso Gian Piero Gasperini in conferenza stampa alla vigilia - e questo se vogliamo è un ostacolo ancora più grande".
Missione numero uno, dunque: sovvertire i pronostici. Proprio come a Dublino. E in questo senso i motivi per crederci non mancano.