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Unai Hernandez Ittihad BarcelonaGetty

Unai Hernandez si gode l'Al Ittihad senza rimpianti: "Il calcio non finisce al Barcellona"

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C'è chi nel Barcellona vede l'olimpo del calcio e chi, come Unai Hernandez, ha colto la possibilità - forzata - di migrare verso altri lidi e trovare l'isola felice.

Il 20enne centrocampista, andato via dalla Catalogna a gennaio, si gode l'Arabia Saudita e la nuova avventura all'Al Ittihad.

Unai, a 'Sport', ridimensiona il sogno blaugrana e mostra tutto il proprio entusiasmo per la scelta compiuta.

  • DAL BARCELLONA ALL'AL ITTIHAD A GENNAIO

    Hernandez ha lasciato il Barcellona a gennaio dopo aver ricevuto una super offerta dall'Al-Ittihad. Con il contratto in scadenza e nessuna offerta di rinnovo da parte del Barça, Unai ha preso una decisione coraggiosa all'inizio di quest'anno, lasciandosi alle spalle il sogno della sua infanzia per una nuova sfida in Arabia Saudita, che ha già dato i suoi frutti.

    Ma l'offerta dell'Al-Ittihad, unita all'incertezza sul suo futuro nel club, ha reso la decisione chiara. In pochi mesi, quella scommessa ha già dato i suoi risultati: Unai ha vinto due trofei con i giganti della Saudi Pro League e si è rapidamente adattato alla vita a Gedda, definendo l'esperienza "un gioco da ragazzi".

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  • GOAL, ASSIST E DUE TITOLI IN POCHI MESI ALL'AL ITTIHAD

    Unai ha trascorso più di due stagioni con i blaugrana, facendosi strada nella cantera e sognando il debutto in prima squadra. Tuttavia, l'incertezza sul suo futuro e la mancanza di movimenti da parte del club lo hanno spinto a partire.

    Da allora ha prosperato al fianco di stelle come Karim Benzema, N'Golo Kante e Fabinho, che "ammirava e con cui giocava alla PlayStation", dimostrando che il successo è possibile anche al di fuori dei campionati d'élite europei.

    Nella stagione 2024/2025 della Pro League, ha disputato nove partite di campionato con l'Al-Ittihad. Si è ambientato rapidamente nella sua nuova realtà, contribuendo con goal e assist nei suoi primi mesi.

    Il trasferimento non solo ha rafforzato la sua fiducia, ma ha anche ampliato le sue prospettive, dichiarando apertamente che "il calcio non finisce al Barça". Per lui, il Medio Oriente non è solo una deviazione, ma una piattaforma per crescere, competere e potenzialmente ritagliarsi un percorso unico per tornare al calcio europeo in futuro.

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  • "IL CALCIO NON FINISCE AL BARCELLONA"

    Di fronte all'incertezza e al sogno di un esordio in prima squadra che stava sfumando, Unai ha ricevuto un'offerta vantaggiosa e tempestiva dai sauditi.

    La decisione non è stata facile, ma ecco cosa ha raccontato:

    "Da quando sono entrato nel vivaio del Barça, ho sempre avuto chiaro che il mio obiettivo era quello di esordire in prima squadra. Sono un tifoso del Barça ed è il mio sogno fin da quando ero piccolo. A causa delle circostanze, non è stato possibile e avevo ben chiaro che il calcio non finisce al Barcellona; ci sono molte altre opportunità per giocare ad alto livello. Si può sempre tornare".

    "Le ultime settimane sono state frustranti: il mio contratto stava per scadere e dovevo cercare una via d'uscita. Quando è arrivata l'offerta dell'Al Ittihad, è stato più facile. Sono state settimane complicate, dovevo decidere, lasciare la mia casa, il club in cui volevo debuttare...".

    Il salto nell'ignoto di Unai ha già dato grandi frutti:

    "È stato un gioco da ragazzi. Non mi aspettavo due titoli in così pochi mesi. Sono arrivato qui con la mentalità di migliorare il più possibile, di imparare. Mi era stato detto che sarebbe stato un periodo di adattamento, ma alla fine sono riuscito a giocare parecchi minuti, aiutare la squadra con goal e assist e vincere questi due titoli così importanti per il club".

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  • Al Ittihad v Al Orobah - Saudi Pro LeagueGetty Images Sport

    UNAI CRESCE IN ARABIA, MA...

    Unai è concentrato sulla sua crescita all'Al-Ittihad, imparando dai grandi campioni e adattandosi a un nuovo stile di gioco. Pur ammettendo che è stato difficile lasciare il Barcellona, non esclude un ritorno in futuro.

    Grazie all'esperienza maturata ai massimi livelli e ai titoli conquistati, la sua carriera potrebbe riportarlo in Europa più forte che mai.

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