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Taremi InterYou Tube

La sliding door di Taremi e l'alternativa al calcio: "Avrei fatto il poliziotto"

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Non si può certo dire che il suo non sia stato un impatto importante, pur in amichevole: Mehdi Taremi ha convinto, quando chiamato in causa da Simone Inzaghi, nelle prime uscite del club nerazzurro.

E in attesa di vederlo in campo in gara ufficiale (al netto dei problemi fisici di inizio agosto) il mondo Inter lo conosce sempre meglio.

Lui, intanto, si racconta ai microfoni dei canali ufficiali nerazzurri, nel format ideato dallo sponsor Betsson.

  • L'INFANZIA DI TAREMI

    Taremi ha parlato del suo approccio al mondo del calcio.

    "Quando ero piccolo giocavo, a sei anni, giocavo con mio fratello e con i suoi amici a Bushehr, la mia città natale, e nonostante fossi più piccolo per me era un’emozione poter allenarmi con loro".

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  • ALTRI SPORT

    Taremi parla anche selle sue passioni al di là del calcio.

    "Non ho mai praticato altri sport, ma mi piace seguire la pallavolo o l'NBA. Seguo la Nazionale iranana di volley e i Los Angeles Lakers".

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  • IL MITO ALI DAEI

    Poi, ha parlato del suo mito, e di quello degli iraniani: Ali Daei.

    "È stato uno dei migliori marcatori di tutti i tempi, dopo Cristiano Ronaldo: per noi è una leggenda. Quando mi portò al Persepolis per me è stato fondamentale, è stato perfetto poter giocare per un club così importante in Iran".

  • PREGI E DIFETTI

    L'iraniano si è presentato anche come persona, coi suoi pregi e i suoi difetti.

    "Il mio pregio è che che rispetto tutti, o provo a rispettare tutti, il mio difetto è che mi arrabbio. Mi fa arrabbiare chi non rispetta gli altri e chi non fa bene il proprio lavoro".

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  • LA SLIDING DOOR DELLA SUA CARRIERA

    E se non fosse stato un calciatore?

    "Sarei diventato un poliziotto: mi piace, non so perché. Che tipo? Un detective, perché cerco di scoprire cosa succede, di solito. Credo sia per questo".