Supercoppa Italiana, ci sono i supplementari o si va subito ai rigori? Il regolamento in caso di parità al 90'

Niente tempi supplementari: nelle tre partite della Supercoppa Italiana, così come accade in Coppa Italia fino ai quarti di finale compresi, i due tempi extra da 30 minuti ciascuno non sono previsti dal regolamento della competizione.

Al contrario, nella Supercoppa Italiana sono invece previsti i calci di rigore. Come del resto è normale che sia, trattandosi di 90 minuti secchi senza partita di ritorno e con una qualificazione (nel caso delle semifinali) e un trofeo (nel caso della finale) in palio.

In caso di parità di punteggio al 90', dunque, le squadre coinvolte andranno direttamente ai rigori. E avranno dunque a disposizione cinque tentativi a testa dal dischetto per portare a casa la vittoria, con possibilità di andare a oltranza nel caso l'equilibrio non si sia ancora spezzato.

Così recita il regolamento della Supercoppa Italiana 2024/2025 per quanto riguarda, appunto, la mancata disputa dei tempi supplementari e quella, al contrario prevista, dei calci di rigore:

“La Competizione prevede la disputa di 3 gare (due Semifinali e la Finale) in tre giorni di gara.

In ciascuna gara se, al termine dei 90 minuti regolamentari, il risultato sarà in parità, l’arbitro provvederà a far battere i tiri di rigore, con le modalità previste dal “Regolamento del Giuoco del Calcio” al paragrafo: “Procedure per determinare la squadra vincente di una gara” (non è prevista la disputa dei tempi supplementari)".

La Supercoppa Italiana è stata decisa ai calci di rigore in cinque occasioni, sempre nel formato a due squadre mantenuto fino all'allargamento della scorsa edizione.

La prima volta in cui si sono resi necessari i tiri dal dischetto per dirimere la contesa risale al 1994: in quell'occasione il Milan ha avuto la meglio sulla Sampdoria. Sempre il Milan ha battuto anche la Juventus ai rigori 22 anni più tardi, nel 2016.