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Spalletti ChiesaGetty Images

Spalletti ha già cambiato l'Italia, le mosse vincenti contro l'Albania: da Calafiori a Chiesa

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Il premio di MVP della partita consegnato nelle mani di Federico Chiesa al termine di Italia-Albania è forse la fotografia migliore di come quella azzurra sia stata una vittoria di gruppo.

Difficile, infatti, trovare un'insufficienza nella squadra che ha vinto la prima gara di Euro 2024.

Specie nel primo tempo l'Italia ha schiacciato l'Albania nella propria metà campo, fino a ribaltarla nel giro di pochi minuti dopo il goal preso a freddo su incredibile errore.

Il vero man of the match di Italia-Albania, però, a Dortmund sedeva in panchina e risponde al nome di Luciano Spalletti.

  • IL CAMBIO MODULO

    Dopo aver insistito nelle ultime uscite sulla difesa a tre, Spalletti ha deciso di cambiare modulo schierando l'Italia a quattro seppure in un sistema liquido e molto variabile.

    Una scelta coraggiosa ma anche decisamente intelligente, dato che in questo modo il CT è riuscito a non sacrificare nessuno degli uomini maggiormente in forma a sua disposizione. E schierandoli nel loro ruolo naturale.

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  • LA SCOMMESSA CALAFIORI

    E che dire della scelta di schierare subito titolare il ventiduenne Riccardo Calafiori?

    Il difensore del Bologna, dopo aver debuttato qualche settimana fa nelle amichevoli contro Turchia e Bosnia, ha giocato la sua prima partita ufficiale in azzurro. E lo ha fatto da veterano.

    Sbavatura finale su Manaj a parte, Calafiori è stato praticamente perfetto. Tanto che qualcuno ha scomodato un ingombrante paragone con Paolo Maldini.

    Forse troppo, certo, ma la stoffa c'è e Spalletti non ha avuto paura di lanciarlo subito nella mischia.

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  • FRATTESI CON PELLEGRINI

    In molti alla vigilia di Italia-Albania si chiedevano: ma chi resterà fuori tra Davide Frattesi e Lorenzo Pellegrini?

    Nel 3-4-2-1, infatti, vederli entrambi in campo dal 1' sembrava difficile anche perchè un posto alle spalle di Scamacca sarebbe stato ovviamente di Federico Chiesa mentre in mezzo al campo il rientro di Barella escludeva l'arretramento di Pellegrini accanto a Jorginho.

    Spalletti è riuscito a farli giocare insieme e con ottimi risultati. Nel 4-2-3-1 studiato dal CT infatti Frattesi ha fatto l'incursore con Pellegrini numero 10 di maglia e di fatto.

  • IL RUOLO DI CHIESA

    E poi c'è lui, Federico Chiesa. Forse lo juventino a Dortmund non sarà stato il migliore in campo, vero.

    Ma nel primo tempo, giocato larghissimo sulla destra, il suo diretto avversario non lo ha preso praticamente mai.

    L'ennesima conferma di come la qualità migliore di Chiesa resti quella di puntare l'uomo nell'uno contro uno e arrivare sul fondo. Una qualità che Spalletti ha capito di dover sfruttare appieno allargando Chiesa e riportandolo così nel suo ruolo naturale. Ovvero quello di esterno.

    Al CT, insomma, sono bastate un paio di amichevoli per capire che accentrare Chiesa nel ruolo di mezzapunta significava depotenziarlo. E di conseguenza rendere inoffensiva l'Italia. O quasi.

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