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Pagellone Scudetto InterGoal

Scudetto Inter, il Pagellone: Lautaro e Calhanoglu nel prime, Thuram e Sommer cambiano la storia, ma ci sono due flop...

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L'Inter di Inzaghi si cuce sulla maglia il 20° Scudetto e la seconda stella.

Una stagione praticamente perfetta, con un Lautaro e un Calhanoglu praticamente perfetti.

Loro i protagonisti assoluti, ma non gli unici: ecco allora il Pagellone completo dell'Inter campione d'Italia, con tutti i voti e i giudizi.

  • YANN SOMMER INTER Getty Images

    YANN SOMMER - Voto 8

    Sembrava una follia affidarsi a lui dopo aver ceduto Onana, straordinario (unicamente) nella sua parentesi nerazzurra. Invece l'acquisto di Sommer si è rivelato l'ennesima grande intuizione di Marotta.

    L'ultimo piccolo-grande baluardo del bunker difensivo nerazzurro. Record di clean sheet tra i portieri nella storia dell'Inter. Precisione e silenziosa leadership svizzera.

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  • Emil Audero Inter Training Session 2023 2024Getty Images

    EMIL AUDERO - Voto 6

    Due partite senza subire goal. Ha proseguito la tradizione del clean sheet quando è stato chiamato in causa.

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  • Bastoni InterGetty

    ALESSANDRO BASTONI - Voto 8

    Questa è stata la stagione della sua definitiva crescita e maturazione. Messe alle spalle le incertezze degli anni passati, ha proseguito un percorso che lo ha portato in cima alla lista dei migliori giocatori italiani. Il goal 'da terzo a terzo' l'emblema del suo upgrade tecnico-tattico.

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  • Pavard Inter Juventus Serie A 2023 2024Getty Images

    BENJAMIN PAVARD - Voto 7,5

    Nonostante qualche acciacco di troppo, ha dimostrato perché ha vinto praticamente tutto in carriera. Perfetto per il gioco di Inzaghi, difensore box to box, è come se all'Inter ci sia sempre stato. La fotografia della sua stagione è l'emblematica mezza rovesciata sull'azione dell'autogoal di Gatti che ha deciso lo scontro diretto contro la Juventus.

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  • Acerbi Roma InterGetty

    FRANCESCO ACERBI - Voto 8

    Uno degli insostituibili di Inzaghi. A 36 anni l'ennesima stagione di altissimo livello, nessuno può dire il contrario. Poi si può discutere sul caso Juan Jesus, che inevitabilmente ha macchiato un'annata altrimenti purissima.

  • STEFAN DE VRIJ - Voto 7

    Nell'ultimo Scudetto nerazzurro, con Conte in panchina, era stato uno dei protagonisti assoluti. Quest'anno, da vice Acerbi, ha comunque messo a disposizione la sua enorme affidabilità. Professionalmente impeccabile.

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  • Yann Bisseck Bologna Inter Serie AGetty

    YANN BISSECK - Voto 7

    Questo ragazzo è il futuro dell'Inter. Inzaghi lo ha protetto e coccolato, mettendoci un po' per inserirlo nelle rotazioni, ma quando lo ha buttato nella mischia il processo di adattamento era già perfettamente compiuto. Il famoso goal segnato su assist di Bastoni contro il Bologna è il manifesto di come Inzaghi abbia fatto un grande lavoro su di lui.

  • darmian(C)Getty Images

    MATTEO DARMIAN - Voto 8

    Dove lo metti sta. Il giocatore che qualunque allenatore vorrebbe avere in rosa. Forse fin troppo sottovalutato nel corso della sua carriera, all'Inter è diventato il vero uomo in più. Sinonimo di affidabilità ed impegno, quel tipo di figura che nelle squadre vincenti non può mai mancare.

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  • DimarcoGetty

    FEDERICO DIMARCO - Voto 8,5

    Il cuore pulsante nerazzurro. Ha lottato tanto per indossare quella maglia e in campo tutto questo traspare in maniera evidente. Stagione clamorosa in termini di numeri e prestazioni. Simbolo e capo popolo.

  • Dumfries esultanzaGetty Images

    DENZEL DUMFRIES - Voto 6

    Forse può sembrare poco, ma la verità è che in questa Inter Dumfries è stato l'unico vero grande rebus. Partito alla grande, ha vissuto poi un saliscendi che lo ha portato a perdere il posto da titolare. L'ottimo avvio di stagione lo salva in parte dai suoi momenti di sbandamento. Con l'olandese, è forse tutto troppo imprevedibile.

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  • Carlos Augusto Inter Serie AGetty

    CARLOS AUGUSTO - Voto 7

    Merita senz'altro questo voto per la pazienza e l'applicazione che ci ha messo nel prendersi l'Inter. Non potevamo aspettarci di vedere anche in nerazzurro un Carlos Augusto versione Monza, ma la versione che ha mostrato è forse paradossalmente più matura anche se meno appariscente. Da titolare, a gara in corso, da quinto o da braccetto, Carlos Augusto si è calato perfettamente nel sistema inzaghiano.

  • Cuadrado InterGetty Images

    JUAN CUADRADO - Voto 6

    Stagione al limite del giudicabile per il grave infortunio subito. Ma il vero Cuadrado, con i suoi strappi, per quel poco che si è visto strappa una sufficienza di incoraggiamento.

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  • Barella InterGetty Images

    NICOLÒ BARELLA - Voto 7,5

    Non è stata probabilmente la migliore stagione di Barella in nerazzurro, specie se la confrontiamo con quella dell'ultimo Scudetto. Ma al netto di questo è praticamente impossibile pensare all'Inter di Inzaghi senza Barella. Senza l suo motore. Senza il suo perno insostituibile, sempre in campo se escludiamo le squalifiche.

  • Hakan Calhanoglu Inter 2023-2024Getty Images

    HAKAN CALHANOGLU - Voto 9

    Signore e signori, ecco Hakan Calhanoglu nel suo 'prime', parola che in epoca social tanto piace per definire qualcuno nella sua fase migliore, quella più brillante, al livello più alto raggiungibile.

    Per molti è il top al mondo nel suo ruolo quel nuovo ruolo cucitogli addosso da Inzaghi prima per necessità e poi perché non se ne poteva più fare a meno di un Calhanoglu così. A tratti poetico nella gestione del pallone. Freddo come un cyborg dagli undici metri e con una leadership che forse nemmeno lui sapeva di possedere.

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  • Mkhitaryan InterGetty

    HENRIKH MKHITARYAN - Voto 8

    Andatevi a cercare le statistiche di Mkhitaryan in questa stagione. Fanno paura. Non è possibile che ce ne sia soltanto uno in campo ogni settimana. L'armeno è ovunque: recupera palloni, dribbla e fa tutto questo in maniera praticamente impeccabile. Uno dei simboli dell'Inzaghi pensiero.

  • Lautaro Frattesi Inter VeronaGetty

    DAVIDE FRATTESI - Voto 7,5

    Per qualcuno giocava troppo poco, per qualcun altro aveva fatto persino male ad andare all'Inter. Ma a conti fatti Davide Frattesi è stato uno degli uomini Scudetto, al netto del minutaggio e delle poche occasioni da titolare concesse da Inzaghi. L'uomo dei goal pesanti, quello che ha coniato di diritto la 'zona Frattesi'.

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  • Kristjan Asllani(C)Getty Images

    KRISTJAN ASLLANI - Voto 6,5

    Quando è mancato Calhanoglu, l'albanese ha risposto sul campo con personalità tra assist e il goal segnato contro il Genoa. Segnali di una crescita che c'è stata in termini di di affidabilità e rendimento.

  • Davy Klaassen InterGetty

    DAVY KLAASSEN - Voto 5,5

    La prima insufficienza e l'unica valutazione errata di Marotta sul mercato. Doveva e poteva essere un jolly interessante da sfruttare all'occorrenza da Inzaghi nell'arco della stagione. Ma alla fine si è rivelata soltanto una meteora nello Scudetto dell'Inter.

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  • Lautaro Martinez Inter AtalantaGetty

    LAUTARO MARTINEZ - Voto 9

    Parlavamo di 'prime', ma rispetto a Calhanoglu c'è l'impressione che Lautaro possa andare anche oltre l'attuale straordinaria stagione, quella che lo ha consacrato nell'Olimpo dei migliori attaccanti al mondo.

    L'uomo che ha guidato la seconda stella direttamente sulla maglia nerazzurra e che rispetto al 2021, quando la copertina se la prese Lukaku, è stato il trascinatore assoluto, lo spirito e l'anima dela squadra di Inzaghi. Un Toro impossibile da domare.

  • Marcus Thuram Inter Cagliari Serie A 2023 2024Getty Images

    MARCUS THURAM - Voto 8

    Se ne sono dette su Marcus Thuram. Si è parlato di downgrade al suo arrivo a Milano. Che non si poteva rinunciare a Lukaku per puntare su di lui. Cose dette troppo frettolosamente e altrettanto frettolosamente dimenticate.

    La maturazione del Tikus all'Inter si è perfettamente completata. Come si è perfettamente amalgamata la coppia con Lautaro: spalla perfetta, compagno ideale. Una prima stagione in Italia che in pochi hanno fatto, da 'doppia doppia' tra goal e assist.

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  • Arnautovic InterGetty Images

    MARKO ARNAUTOVIC - Voto 5,5

    Ed eccoci alla seconda insufficienza. Rispetto a Klaassen, il suo ritorno all'Inter sembrava concettualmente giusto. Ricambio d'esperienza in attacco pronto a far rifiatare Lautaro e Thuram all'occorrenza. Tuttavia, l'Arnautovic visto a Bologna non si è mai visto a Milano. Un infortunio dietro l'altro e prestazioni poco convincenti che spalancano le porte a un inevitabile addio a fine stagione.

  • Sanchez Inter CagliariGetty

    ALEXIS SANCHEZ - Voto 6,5

    Il suo voto ha subito una bella impennata nel finale di stagione. Da papabile insufficiente a 12° uomo preziosissimo con goal e assist messi in cascina per ipotecare lo Scudetto. 'I campioni sono così', direbbe qualcuno...

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  • Akinsanmiro Lecce Inter Serie A 2023 2024DAZN

    AKINSANMIRO E GLI ALTRI

    I 14 minuti giocati contro il Lecce hanno reglato ad Ebenezer Akinsanmiro, talentuoso centrocampista classe 2004 della Primavera nerazzurra, il suo personale Scudetto.

    Scudetto sul petto anche per Sensi e Buchanan, oltre che per il terzo portiere Di Gennaro. Il centrocampista italiano, rimasto all'Inter più per i problemi fisici che per reale necessità, non può essere chiaramente giudicato dagli appena 28 minuti passati in campo.

    Così come non può essere giudicato, almeno in questa stagione, il nuovo arrivato Buchanan. Con Inzaghi, lo sappiamo, ci vuole tempo. E Buchanan sarà quindi un rinforzo per cercare di dare la caccia al 21° Scudetto.

  • Simone InzaghiGetty

    SIMONE INZAGHI - Voto 8,5

    Finalmente è arrivato il tanto agognato primo Scudetto. Un riconoscimento più che mai meritato per uno dei migliori allenatori in circolazione a livello europeo. Capace di plasmare a sua immagine e somiglianza ogni giocatore che ha a disposizione. Capace di rendere l'Inter una macchina praticamente perfetta, nonostante le cessioni, che lo stesso Inzaghi ha trasformato da possibile alibi ad occasione per migliorare ulteriormente la squadra.

    Calhanoglu è senza dubbio il suo capolavoro, ma ogni pedina dello scacchiere nerazzurro ha subito un upgrade non indifferente. Rinnovarsi, migliorarsi, senza radicalismi o estremismi tattici che hanno ormai maledettamente esasperato il gioco del calcio.

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