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Enzo Le Fee RomaGetty

Roma tradita anche dal mercato: Le Fée è diventato un mistero, mai impiegato da Ranieri

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Due sconfitte contro Napoli e Atalanta e un prezioso pareggio ottenuto allo scadere nella tana del Tottenham: non è granché il bottino racimolato alla guida della Roma da Claudio Ranieri, per nulla agevolato da un calendario da incubo al suo ritorno sulla panchina giallorossa.

La squadra capitolina è in piena difficoltà sotto l'aspetto dei risultati e, come se non bastasse, fioccano i dubbi relativi alla bontà delle operazioni estive di calciomercato che hanno ridisegnato la rosa.

Soulé e Dovbyk non stanno rendendo come previsto e lo stesso vale anche per Enzo Le Fée, la cui aura di oggetto misterioso non vuole proprio saperne di svanire.


  • MISTERO LE FÉE

    Il centrocampista francese è il terzo acquisto più oneroso dell'estate giallorossa: pagato 23 milioni nonostante una stagione non eccezionale con la maglia del Rennes, finora si è visto pochissimo.

    Un infortunio al ginocchio lo ha messo k.o. nel mese di settembre, ma al rientro in gruppo non è che abbia visto molto il campo: sotto la gestione Juric ha disputato una sola partita per intero (quella contro il Torino), per un totale di appena 365' tra campionato ed Europa League con la maglia della Roma.

    Ad alimentare lo status di oggetto misterioso c'è anche lo zero alla voce 'minuti giocati' con Ranieri in panchina: fatta eccezione per l'infortunato Hermoso e il giovane Sangaré, Le Fée è l'unico giocatore di movimento a non essere ancora stato impiegato dal tecnico romano.

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  • NON GIOCA DA QUASI UN MESE

    Per trovare l'ultima apparizione di Le Fée bisogna tornare indietro fino al 7 novembre, giorno in cui ha disputato i primi 55 minuti di Union Saint Gilloise-Roma in Europa League, prima di essere sostituito.

    Da allora una sequela di panchine che ha avuto un seguito corposo anche nel corso del Ranieri 3.0. Per la Roma un investimento decisamente flop fino a questo punto: considerando che sono stati necessari 23 milioni per acquistarlo, Le Fée è costato 65mila euro per ogni minuto dei 365 fin qui disputati.

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  • SOULÉ IN OMBRA

    Chi deve ancora oliare i meccanismi è anche Matias Soulé, arrivato per oltre 25 milioni dalla Juventus ma rimasto un punto interrogativo sia sotto l'aspetto tecnico che tattico.

    Solo otto presenze dal primo minuto sulle quattordici totali per l'argentino, con un goal realizzato a Verona e peraltro inutile per conquistare punti in classifica.

    La crescita tanto sperata non si è ancora palesata, bloccata forse dalla permanenza del connazionale Dybala che ha finito per tarpare le ali di Soulé dopo l'ottima stagione fatta registrare con la maglia del Frosinone in prestito dalla Juventus: l'impressione è che i due argentini si pestino i piedi in campo, dove la soluzione migliore non sembra coincidere con il contemporaneo schieramento di entrambi.

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  • "DOVBYK DEVE ESSERE PIÙ CATTIVO"

    L'esborso maggiore dell'estate per la Roma è relativo all'acquisto di Artem Dovbyk che, dopo un avvio complicato, sembrava aver preso le misure a una realtà del tutto nuova per lui qual è il calcio italiano.

    Invece l'ucraino è ripiombato nelle difficoltà iniziali: il goal manca dal 3 novembre e nell'ultima sfida contro l'Atalanta è apparso 'legnoso' e macchinoso negli ultimi metri, tutt'altro che letale come invece accadeva ai tempi del Girona e della conquista del titolo di 'Pichichi' in Liga.

    Sullo sfondo anche qualche acciacco fisico, come fatto presente da Ranieri dopo Roma-Atalanta.

    "Se si allena è già una cosa. Ieri mi aveva detto che non ce l'avrebbe fatta, per farvi capire come sta. Ha tenuto palla come gli ho chiesto, ma deve imparare a conoscere meglio il nostro campionato: lo voglio più cattivo".

    Un consiglio che tornerà utile a Dovbyk nel prossimo futuro, quando Ranieri e il popolo della Roma si aspettano di vedere finalmente all'opera l'attaccante capace di prendersi le prime pagine dei giornali in Spagna. E non la sua copia sbiadita.

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