Notte fonda per la Roma, battuta anche dal Bologna di Italiano e costretta a cambiare allenatore: subito dopo la partita il club capitolino ha annunciato ufficialmente l'esonero di Ivan Juric.
Match che peraltro inizia con una cattiva stella per i felsinei, alle prese con l'infortunio rimediato da Ndoye: violento scontro col palo e uscita dal campo in barella per lo svizzero. L'aura di negatività è spezzata subito dopo da Castro che, con un tocco ravvicinato, risolve una mischia cogliendo di sorpresa Celik e Svilar. La reazione della Roma è nella traversa colpita da Soulé, comunque troppo poco per poter pensare di andare al riposo almeno in parità.
Juric si gioca la carta del doppio centravanti inserendo Shomurodov quasi in concomitanza con l'esordio in giallorosso di Dahl: mosse che hanno l'effetto di scuotere la 'Lupa', a segno col colpo di testa di El Shaarawy respinto malissimo da Skorupski. Il pareggio dura appena tre minuti: quanto basta a Orsolini per trafiggere Svilar grazie a un mancino deviato in maniera decisiva da Angelino.
Dallinga trova addirittura il tris, cancellato per un tocco con la mano nell'immediatezza del goal; è regolarissima, invece, la rete di Karlsson, completamente perso dalla difesa romanista. El Shaarawy riapre la contesa con un gran tiro, ma non basta: altro risultato negativo per la Roma, il Bologna sale a quota 18 punti tra i fischi incessanti dell'Olimpico. E dopo la partita Juric viene immediatamente sollevato dall'incarico.