Rio Ngumoha, il 'nuovo Sterling' che il Liverpool ha strappato al Chelsea e ha già fatto innamorare Slot

"L'amore per il calcio è iniziato a quattro o cinque anni, guardando mio fratello giocare" ha spiegato di recente Ngumoha in un'intervista a Inside The Academy di Lovell Soccer.

E così, una volta iniziato a tirare calci a un pallone, rapidamente Rio ha catturato l'attenzione degli osservatori di tutti i migliori club inglesi grazie alle sue evidentissime abilità.

"A sei o sette anni cercavo solo di fare del mio meglio - ha detto - Quando tutti vogliono ingaggiarti devi essere umile, ma è una cosa importante, anche per la tua famiglia".

Il Liverpool era interessato a ingaggiare Ngumoha anche allora, ma alla fine Rio è andato al Chelsea.

La voce che i londinesi avessero una potenziale superstar tra le mani era circolata già prima della vittoria nella finale di Premier League Cup contro i Wolves, ad aprile. Ma è stata la prestazione di Ngumoha al Molineux, compreso un gran goal, a renderlo il giovane talento più ambito d'Inghilterra.

Il Manchester United ha fatto di tutto per ingaggiare Ngumoha, che a giugno ha pure trascorso un po' di tempo con i Red Devils. Ma sia lui che suo fratello James, che ha una grande influenza su Rio, erano più favorevoli a un trasferimento al Liverpool, poiché ritenevano che ad Anfield ci fosse un percorso molto più chiaro verso la prima squadra.

Si è detto persino che la vittoria del Liverpool sul Chelsea nella finale della League Cup della scorsa stagione, con in campo sette elementi delle giovanili dei Reds, abbia avuto un ruolo importante nella volontà di Ngumoha di trasferirsi al Merseyside. E in effetti la sensazione è che, mentre i Blues provano ad accumulare quanti più talenti costosi possibile, i Reds rimangono più disposti a dare una possibilità ai propri giovani.

Ngumoha non ha ancora segnato con il Liverpool a qualsiasi livello, ma sta collezionando assist e impressionando tutti con la sua velocità e le sue abilità nel dribbling, sia nella Premier League Under 18 che in Youth League.

Non ci è voluto molto perché Rio catturasse l'attenzione di Arne Slot. A novembre si stava già allenando con la prima squadra e, il mese successivo, è stato portato in panchina per la sfida dei quarti di finale di League Cup contro il Southampton.

Per cui è solo una questione di tempo prima che il sedicenne attaccante faccia il proprio debutto da professionista, considerando in particolare che Slot probabilmente farà riposare la maggior parte dei suoi uomini migliori per la partita del terzo turno della FA Cup con l'Accrington Stanley, in programma l'11 gennaio.

Ciò che salta subito all'occhio di Ngumoha sono i suoi piedi incredibilmente veloci. Rio ha una meravigliosa capacità di spostare la palla da una scarpa all'altra alla velocità della luce, prima di accelerare e di battere il proprio marcatore.

In parole povere, è un incubo per i terzini destri. Ragion per cui non sorprende vedere squadre giovanili andare in raddoppio su di lui, se non addirittura triplicare la marcatura.

Non che tutte queste attenzioni diano fastidio a Ngumoha. Al contrario, il gioiellino del Liverpool sembra andarci a nozze, essendo tanto impavido quanto diretto.

L'ambizione non gli manca. Quando a Inside the Academy gli è stato chiesto cosa gli piacerebbe ottenere nel calcio, ha risposto: "Credo davvero che un giorno potrò vincere il Pallone d'Oro. Voglio essere considerato uno dei migliori giocatori di sempre e diventare una leggenda".

Chiunque sia preoccupato che Ngumoha possa essere un po' troppo arrogante, può stare tranquillo: chi ha lavorato con lui lo descrive come un personaggio molto alla mano e molto umile, con un'eccellente etica del lavoro e una grande disponibilità ad ascoltare allenatori e compagni più esperti.

Rio sembra aver già imparato che cercare subito di affrontare il suo uomo non è sempre la migliore opzione per la squadra. E ha pure migliorato il proprio processo decisionale su quando sia meglio passare la palla.

Ancora più incoraggiante, è assolutamente consapevole di dover lavorare sul suo piede sinistro, il più debole. "Al giorno d'oggi devi essere ambidestro - ha riconosciuto su Inside The Academy - per essere imprevedibile per i difensori".

Ngumoha è cresciuto idolatrando Lionel Messi e Neymar ma, per via della propria stazza, velocità, abilità e capacità di giocare su entrambi i lati o come numero 10, è stato paragonato a Jadon Sancho, Bernardo Silva e Raheem Sterling. Con quest'ultimo si è allenato al Chelsea lo scorso anno, ricevendo dei consigli.

"Una volta mi ha preso da parte e mi ha detto: quando perdi palla devi rimanere sul pezzo, perché ai massimi livelli tutto accade molto velocemente - ha detto Ngumoha a Inside The Academy - Mi ha fatto sentire come se potessi fare quello che ha fatto lui. Mi sta dicendo che riesce a vedere in cosa sono bravo. Venendo da Raheem, ho pensato 'Wow!'".

Ngumoha non difetta chiaramente di ambizione o fiducia in se stesso, mentre il Liverpool è ancora entusiasta di essere riuscito a convincerlo a lasciare il Chelsea. Nessuno, nel club, vuole tuttavia mettere un giocatore così giovane sotto pressione. Al contrario, gli sarà permesso di crescere ai ritmi più consoni.

È chiaro, tuttavia, che Ngumoha è valutato in modo eccellente da Slot e si sta avvicinando sempre di più al debutto in prima squadra, che dovrebbe arrivare addirittura prima che firmi il primo vero contratto da professionista con i Reds (compirà 17 anni il 29 agosto).

E dunque è già facile comprendere perché Terry ritenga che Ngumoha sia destinato a diventare un "top, top player". Indipendentemente dalla cifra finale che arriverà nelle sue casse, il Chelsea ha capito che la propria perdita sarà pari al notevole guadagno del Liverpool.