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Walker Rashford Milan gfxGOAL

Walker o Rashford, il Milan può prenderne soltanto uno: chi serve di più a Conceição?

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La situazione è chiara da diverse ore. Da quando, cioè, i nomi di Marcus Rashford e di Kyle Walker sono venuti alla luce per il mercato invernale del Milan. E da quando, allo stesso tempo, si è scoperto che a Milano ne potrà arrivare soltanto uno.

Rashford esclude Walker. E Walker esclude Rashford. Due profili diversissimi tra loro, due ruoli diversissimi tra loro. Al Milan, ovvio, non dispiacerebbe regalare entrambi a Sergio Conceição: e chi non vorrebbe portarsi a casa contemporaneamente un giocatore del Manchester United e uno del Manchester City? Solo che non si può fare.


Rashford o Walker, dunque? Su chi dovrebbe puntare maggiormente il Milan per rinforzare una rosa che ha appena vinto la Supercoppa Italiana, che in Champions League è ben messa, ma che in campionato continua a faticare terribilmente come dimostra l'ottavo posto - anche se con due partite da recuperare - in classifica?

  • I PROBLEMI OFFENSIVI

    Il presupposto è quello già citato: utili lo sono entrambi. Anche se Rashford al Manchester United non gioca mai, dopo la rottura con il nuovo manager Ruben Amorim, e anche se il quasi trentacinquenne Walker non è più il terzino dominante di un tempo: il tempo passa per tutti, anche per lui.

    Detto ciò, è evidente come uno dei grossi problemi del Milan riguardi l'attacco. I numeri non mentono, pur con quell'asterisco delle due partite in meno: la squadra che prima era guidata da Paulo Fonseca e oggi è nelle mani di Conceição ha il settimo rendimento offensivo del campionato, con 27 reti segnate in 18 partite. Il Napoli sparagnino di Conte, per dire, è a 32. E l'Inter addirittura a 47.

    I problemi sono quelli già analizzati nel corso dei mesi: Morata è un bomber per modo di dire e Abraham, pur decisivo in Supercoppa, non può garantire un bottino realizzativo da grande centravanti. Anche se i tiri in porta contro il Cagliari sono stati una ventina e la sfortuna non è mancata, tra una traversa (di Pulisic) e gli interventi di Caprile.

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  • Marcus Rashford Manchester United 2024Getty

    LA DUTTILITÀ DI RASHFORD

    Rashford sarebbe con ogni probabilità più utile di Walker - potendo prendere solo uno dei due, ripetiamo - anche per un altro motivo: perché sa disimpegnarsi in diversi ruoli dell'attacco. Ed è ciò di cui Conceição, ma in generale ogni allenatore che si rispetti, ha la necessità.

    L'inglese ama maggiormente partire largo a sinistra per accentrarsi, ma sa giostrare anche da prima punta: al Manchester United lo ha fatto, a volte con risultati ottimi e a volte eccellenti. Si dirà: ma ci sono Leão e Morata in quei ruoli. Vero, ma chi ambisce ad andare più avanti possibile in Champions League e a conquistare nuovamente il biglietto per l'Europa che conta deve tenersi in caldo alternative di livello. Senza dimenticare che un altro esterno, ovvero Okafor, se ne sta andando al Lipsia.

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  • CAMBIO DI MODULO?

    L'arrivo di Rashford permetterebbe a Conceição pure di poter variare in relazione ai moduli. Il portoghese sta giocando con il 4-3-3, con Reijnders in mezzo al campo accanto a Fofana e Musah, ma nulla impedisce un ritorno a un 4-2-3-1 più puro. O a un 4-4-2 molto offensivo, se si preferisce. Ovvero con due punte vere.

    Con questo assetto tattico, con Morata e Abraham in campo insieme, il Milan si è imposto nel derby in campionato: una delle serate più gloriose di una prima parte di stagione continuamente traballante. E sempre con entrambi, accoppiati da Conceição a gara in corso nel tentativo di raddrizzare la partita, è riuscito a compiere il capolavoro di Riyadh. Il 2-3 finale, non a caso, lo ha segnato proprio Abraham.

    Dove andrebbe a incastrarsi Rashford in tutto questo? Magari come prima punta, chiaramente non statica. Con Morata a girargli attorno, Pulisic e Leão a completare un quartetto di tutto rispetto e Reijnders a far coppia con Fofana.

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  • Rashford WalkerGetty Images

    WALKER, EMERSON, CALABRIA

    Per quanto riguarda Walker, un rapido sguardo alla rosa del Milan è sufficiente per comprendere come la necessità principale non risieda sulla fascia destra. Almeno dal punto di vista numerico.

    C'è Emerson Royal, il titolare, e c'è Davide Calabria, scivolato a riserva ma in campo dal primo minuto contro il Cagliari. Entrambi, va detto, non hanno offerto fin qui un rendimento all'altezza. Ma un possibile arrivo di Walker andrebbe a ingolfare quella zona di campo, togliendo di fatto risorse all'attacco. Se l'inglese prenderà la via di Milano, uno dei due già presenti dovrà fare le valigie: sarebbe Calabria, che però, in scadenza a fine stagione, ha già fatto sapere di voler rispettare il proprio contratto fino in fondo.

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  • LA QUESTIONE ANAGRAFICA

    Va infine sottolineato un altro aspetto: quello della questione anagrafica. Anche qui, basta dare un rapido sguardo per rendersi conto della differenza d'età che intercorre tra Rashford e Walker: sette anni. Il primo ne ha compiuti 27 da non molto, il secondo si appresta a spegnere la trentacinquesima candelina.

    Rashford non è più il bambino prodigio che nel 2016 si mostrava all'Europa intera contro il Midtjylland. Ma al contempo non ha ancora scollinato la trentina. Anzi: 27 anni, per un calciatore, rappresentano la piena maturità. E il passaggio dalla Premier League a un campionato qualitativamente inferiore come la Serie A non potrebbe che giovare a tutti: al Milan e a lui.

    È invece in parabola discendente Walker, che non è più un titolare fisso di Guardiola e sta accusando il peso degli anni. Non pochi gli errori commessi in questa stagione, tra Liverpool e Tottenham, Bournemouth e Crystal Palace. Oltre a qualche infortunio che gli ha messo i bastoni tra le ruote. Un rendimento andato di pari passo con quello a un certo punto disastroso del City. Anche per questo il suo rapporto coi campioni d'Europa 2023 è ormai in scadenza. E anche per questo Rashford potrebbe venire prima di lui nei pensieri milanisti.

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