Il processo al Manchester City: quando inizia, quali sono i 115 capi d'imputazione e cosa rischia il club

Secondo quanto dichiarato dalla Premier League all'epoca, il City è stato accusato di 54 capi di imputazione per non aver fornito accurate informazioni finanziarie dalla stagione 2009/10 fino al 2017/18. In 14 occasioni, sempre dal 2009/10 al 2017/18, il club non avrebbe inoltre fornito dettagli accurati sui pagamenti dei giocatori e degli allenatori.

Cinque capi d'imputazione sono relativi alla mancata osservanza delle regole UEFA, tra cui il Fair Play Finanziario (FFP), dal 2013/14 al 2017/18. Altre sette accuse riguardano la violazione delle Profitability and Sustainabilty Rules (PSR) della Premier League dal 2015/16 al 2017/18.

Gli ultimi 35 capi d'imputazione sono legati alla mancata collaborazione con le indagini della Premier League dal dicembre del 2018 al febbraio del 2023.

Né il City né la Premier League hanno mai confermato una data, che però è divenuta ben presto nota: il processo inizierà oggi, lunedì 16 settembre. Secondo la BBC, ci vorranno circa 10 settimane perché si concluda. Un verdetto è dunque previsto all'inizio del 2025.

Secondo il Times, se le accuse più gravi venissero provate, il City rischierebbe addirittura la retrocessione dalla Premier League alla Championship, la seconda serie inglese.

Quando i capi d'imputazione sono stati annunciati per la prima volta, ovvero nel febbraio del 2023, il City ha risposto tramite un comunicato:

"Il Manchester City FC è sorpreso dall'emissione di queste presunte violazioni delle Regole della Premier League, considerati soprattutto l'ampio coinvolgimento e la vasta quantità di materiali dettagliati forniti all'EPL.

Il Club accoglie con favore la revisione di questa questione da parte di una Commissione indipendente, in modo da considerare in modo imparziale l'insieme completo di prove inconfutabili che esistono a sostegno della sua posizione. Non vediamo l'ora, pertanto, che questa questione venga messa a tacere una volta per tutte".

Guardiola ha ripetutamente affermato di credere che il City sia "completamente innocente", lamentandosi del fatto che il club sia stato giudicato colpevole prima ancora dell'udienza. Venerdì lo spagnolo ha spiegato di non vedere l'ora che il caso si concluda.

"Sono contento che il processo inizi lunedì - ha detto - So cosa vuole la gente, lo leggo da molti anni, ma ho sempre detto che tutti sono innocenti finché non viene provata la loro colpevolezza".

E sul modo in cui tutto questo potrebbe avere un'influenza sui giocatori:

"Erling non è un avvocato, per cui non ne abbiamo parlato".

Il numero 1 della Premier League, Richard Masters, ha parlato poco del caso per mantenere la riservatezza del processo, ma il mese scorso ha dichiarato che il momento di arrivare a una soluzione era arrivato.

"È giunto il momento che questo caso si risolva - ha detto alla BBC - È in corso da diversi anni".

Spiegando perché il processo non sia stato più trasparente, ha poi aggiunto:

"Non dipende da noi. Ciò che facciamo è pubblicare i capi d'imputazione quando vengono presentati e le decisioni quando vengono prese. La parte intermedia è gestita da un comitato indipendente e loro sono molto chiari nel volere che il processo sia riservato".

Per garantire la riservatezza del processo, l'udienza si terrà in un luogo non reso noto al pubblico.