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Paul-Pogba(C)Getty Images

Pogba esulta, ora è ufficiale: ridotta a 18 mesi la squalifica per doping

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Può esultare PaulPogba, sempre più vicino alla fine dell'incubo: le indiscrezioni in merito alla riduzione della squalifica di 4 anni comminatagli per essere risultato positivo al doping sono state ufficialmente confermate.

Il TAS di Losanna ha parzialmente accorso il ricorso del centrocampista francese che aveva chiesto la riduzione dello stop a un anno: alla fine la decisione è stata di tagliare la squalifica fino a 18 mesi, con contestuale annullamento della multa di 5000 euro.

Pogba potrà così tornare in campo nella primavera del 2025: da capire se ciò avverrà con la maglia della Juventus oppure con una squadra diversa.

  • IL COMUNICATO DEL TAS

    "La Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS) ha emesso la sua decisione in merito all'appello presentato dal calciatore Paul Pogba contro la decisione resa nota il 28 febbraio 2024 dal Tribunale Nazionale Antidoping dell’Agenzia Nazionale Antidoping Italiana (NADO Italia) (la Decisione Impugnata), nella quale è stato stabilito che aveva commesso una violazione delle norme antidoping (ADRV) (DHEA, classificata come "metaboliti del testosterone non endogeni" dall'Agenzia Mondiale Antidoping (WADA)) e sanzionato con un periodo di ineleggibilità di quattro anni a partire dall'11 settembre 2023 e con una multa di 5.000 euro.

    Il collegio del CAS responsabile della questione ha accolto parzialmente l'appello presentato da Paul Pogba. Ha confermato la violazione antidoping, ma ha ridotto la sanzione inflitta al Giocatore a un periodo di ineleggibilità di 18 mesi, a partire dall'11 settembre 2023, e ha annullato la multa.

    Al momento, è stata notificata alle parti solo la decisione. Il lodo arbitrale motivato, con le ragioni alla base della decisione del collegio, sarà emesso alle parti il prima possibile".

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  • PERCHÉ LA SQUALIFICA È STATA RIDOTTA

    "Il collegio del CAS - prosegue la nota - ha fornito le seguenti informazioni in relazione alla sua decisione: 'Il collegio del CAS ha basato la sua decisione sulle prove e sugli argomenti legali presentati, secondo cui l'assunzione di DHEA da parte del Sig. Pogba, la sostanza per la quale è risultato positivo, non è stata intenzionale ed è stata il risultato di un errore nell'assunzione di un integratore prescritto da un medico in Florida, dopo che al Sig. Pogba erano state date assicurazioni che il medico, il quale sosteneva di aver trattato diversi atleti di alto livello statunitensi e internazionali, fosse competente e avrebbe tenuto conto delle obbligazioni antidoping del Sig. Pogba ai sensi del Codice Mondiale Antidoping. Il Sig. Pogba ha chiesto una sanzione di soli 12 mesi in riconoscimento di una certa colpa da parte sua (non ha richiesto una determinazione di assenza di colpa o negligenza da parte del collegio del CAS)'.

    NADO Italia ha sostenuto che la negligenza del Giocatore fosse grave e giustificasse una squalifica di 4 anni. Il caso di Pogba è stato supportato da diversi esperti. Gran parte delle prove fornite dal Sig. Pogba non sono state contestate. Tuttavia, il collegio del CAS ha stabilito che il Sig. Pogba non era esente da colpa e che, in qualità di calciatore professionista, avrebbe dovuto prestare maggiore attenzione in tali circostanze.

    La decisione del collegio del CAS è definitiva e vincolante, salvo il diritto delle parti di presentare ricorso al Tribunale Federale Svizzero entro 30 giorni, su motivi limitati".

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  • LE PAROLE DI GIUNTOLI PRIMA DI JUVENTUS-CAGLIARI

    Nel pre-partita di Juventus-Cagliari erano arrivate le dichiarazioni a riguardo di Cristiano Giuntoli: da parte del dirigente bianconero nessuno sbilanciamento sul futuro in bianconero di Pogba.

    “Intanto aspettiamo la definitiva decisione del TAS, dopo prenderemo una decisione. Chiaro che è stato un grande calciatore, ma è fermo da tanto. Aspettiamo”.

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  • QUALE FUTURO PER POGBA?

    Pogba è ormai fermo dal settembre 2023, quando scese in campo in quel di Empoli subentrando nella ripresa: la squalifica per doping lo ha di fatto escluso totalmente dalle rotazioni, di Allegri prima e di Thiago Motta ora.

    Le stesse dichiarazioni di Giuntoli che ha parlato al passato in relazione a Pogba ("è stato un grande calciatore, è fermo da tanto") lasciano in qualche modo intendere che in casa Juventus possa esserci la volontà di trovare una soluzione che coincida con la separazione dal francese, legato alla 'Vecchia Signora' da un contratto valido fino al 30 giugno 2026.

    Fino al periodo della squalifica continuerà a ricevere i circa 2000 euro al mese di stipendio sindacale ma, a partire da marzo, l'ingaggio di Pogba tornerà a regime sugli otto milioni netti a stagione (più due di bonus): difficile, se non impossibile, che alla Juventus abbiano voglia di continuare a esporsi economicamente per un giocatore che, da quando è tornato a Torino, ha messo insieme la miseria di dodici presenze e innumerevoli infortuni.

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