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Chiesa LiverpoolGetty Images

Perché Chiesa al Liverpool non è una bella notizia per l'Italia e per Spalletti

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Federico Chiesa e il Liverpool, apparentemente, sono sempre stati due mondi piuttosto lontani l'uno dall'altro. Perché diciamocelo: pensare al figlio d'arte lontano dalla Juventus, pur dopo quattro anni di alti e bassi, rappresentava una sorta di scenario da multiverso.

E invece è tutto vero: il Liverpool prende Chiesa al termine di un'estate in cui in sostanza ha portato a termine la bellezza di zero acquisti, escludendo il portiere georgiano Mamardashvili che però arriverà in Inghilterra soltanto tra un anno.

Chiesa al Liverpool non è però la migliore notizia possibile per l'Italia. Intesa come Nazionale. E intesa come Luciano Spalletti.

  • LA PRESENZA DI DIAZ E SALAH

    Il motivo è facilmente intuibile: la concorrenza spietata nell'attacco del Liverpool. Molto più spietata rispetto a quella che Chiesa si è sempre ritrovato a fronteggiare alla Juventus, che nel corso degli anni ha fatto di lui - e poi di Vlahovic - il riferimento in attacco e la stella post Cristiano Ronaldo, prima che il rapporto degenerasse.

    Arne Slot, l'allenatore che il Liverpool ha prelevato dal Feyenoord per raccogliere l'eredità di Jurgen Klopp, si ritrova con gli stessi giocatori del tedesco. O meglio: con gli stessi campioni del tedesco. Difficili, se non impossibili, da scalzare nell'undici titolare.

    Ogni riferimento a Luis Diaz e Mohamed Salah non è per nulla casuale. Il colombiano ha portato sull'uscio Mané dal momento del proprio arrivo dal Porto, datato gennaio 2022, ed è rimasto a Liverpool nonostante il presunto interesse del Manchester City. Salah, beh, è Salah: uno dei migliori giocatori della storia della Premier League, semplicemente. E all'elenco può essere aggiunto anche Cody Gakpo.

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  • UN UNDICI IMMUTABILE?

    Chiesa, come è ben noto, gioca nella stessa posizione di campo di Diaz e Salah. E dunque, di conseguenza, si ritroverà la strada sbarrata da due che sono arrivati prima di lui, che sono stabilmente integrati a Liverpool e nel Liverpool, che hanno già vinto tutto. Che, in poche parole, mantengono da anni lo status di intoccabili.

    Le prime due formazioni proposte da Slot in Premier League, che hanno portato altrettante vittorie per 2-0 contro Brentford e Ipswich Town, non a caso non hanno praticamente proposto variazioni. L'unico cambio tra una partita e l'altra si è registrato in difesa: alla prima giornata è stato Konaté a far coppia con van Dijk, alla seconda Quansah. Dettagli.

    Da centrocampo in su, tutto invariato: Mac Allister e Gravenberch diga centrale, Szoboszlai maggiormente libero di svariare e inventare, Salah a destra, Diaz a sinistra e in attacco Diogo Jota, preferito a Darwin Nuñez. Il rendimento dei due esterni offensivi? Subito spettacolare: due goal e due assist di Diaz, due goal e due assist di Salah.

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  • ALTERNATIVA

    Poi, chiaro, dal punto di vista del Liverpool tutto ha un senso. Se è vero che i Reds sono stati colti da un raptus di immobilità per tutta l'estate, è altrettanto vero che pure a Slot non dispiacerà ritrovarsi in casa una lussuosa alternativa in più, come il trascinatore dell'Italia campione d'Europa nel 2021.

    "Il Liverpool ha pensato a un altro esterno offensivo per tutta l'estate - ricorda a tal proposito The Athletic -Ha già cinque ottime opzioni come Mohamed Salah, Diogo Jota, Luis Diaz, Cody Gakpo e Darwin Nuñez.L'eccellenza e la resistenza di Salah hanno fatto sì che il Liverpool non abbia avuto bisogno di un sostituto specifico nel ruolo di esterno destro. Ma ciò potrebbe suggerire che, ora che Salah ha 32 anni, il Liverpool voglia rafforzare il proprio reparto offensivo per far ruotare più spesso l'egiziano e mantenerlo il più fresco possibile".

    Lo stesso quotidiano spiega anche che "le ali sono fondamentali nel sistema di Slot. Gli piace che siano imprevedibili e forti nei duelli uno contro uno, capaci di portare palla e dialogare con i compagni di squadra. È felice che si inseriscano, consentendo ai terzini della squadra di sovrapporsi, ma anche i cross bassi dal fondo sono una caratteristica del suo sistema. Chiesa sarà anche reduce da un 2023/24 difficile, ma è un attaccante versatile che sembrerebbe adattarsi a quel profilo".

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  • PERCHÉ SPALLETTI DEVE PREOCCUPARSI

    Tutto giusto, ma intanto i motivi di preoccupazione non mancano. Nonostante Chiesa sembri entusiasta dell'idea di andare a giocare a Liverpool, tanto che la trattativa con la Juventus è decollata in poche ore, l'italiano arriva ad Anfield con lo status di seconda scelta, dovendo necessariamente ritagliarsi spazio e considerazione da parte di Slot.

    Non il massimo della vita per un elemento bisognoso di fiducia. Specialmente dopo il grave infortunio del gennaio del 2022, quello che in pratica ha spezzato in due la sua carriera: c'è stato il brillante e a tratti imprendibile Chiesa pre-Olimpico e c'è il Chiesa lampeggiante, e a volte sottotono, post-Olimpico. Il tutto condito da tutto quel che è successo con la Juventus, con inevitabili conseguenze sulla sua condizione fisica: l'ultima presenza in campo dell'ex viola risale al tremendo Svizzera-Italia degli Europei, ormai quasi due mesi fa.

    Salah potrà anche aver superato la trentina. Ma oggi l'ex giallorosso e Luis Diaz sono titolari indiscutibili del nuovo Liverpool targato Slot. Con Chiesa a sperare in un passo falso dei due e nella propensione al turnover del manager in una stagione così lunga.

    Luciano Spalletti osserva, prende nota e intanto sembra aver deciso di non convocare Chiesa contro Francia e Israele, le due avversarie in Nations League a settembre. Una sorta di turno di riposo in attesa di richiamarlo per le sfide successive, pare. Intanto, però, il passaggio al Liverpool non gioca esattamente a favore di uno degli eroi di Wembley.

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