Pensi a Davide Santon e la mente torna sempre lì: al 29 febbraio del 2009, alla sfida di Champions League contro il Manchester United in cui proprio lui, allora gioiello in rampa di lancio all'Inter, annullò un Cristiano Ronaldo già campione.
La carriera di Santon, poi, ha preso pieghe diversissime. Gli infortuni non gli hanno permesso di mantenersi al top, il treno Inter è scappato via, si è ripresentato, ma l'effetto sorpresa di quella notte era già svanito. Fino a un declino lento ma inesorabile e alla decisione, nel settembre del 2022, di lasciare il calcio a soli 31 anni dopo essere stato messo fuori rosa alla Roma.
Da José Mourinho, che lo fece esordire in quell'Inter-United e che lo ha allenato anche a Roma, a un post calcio travagliato dal punto di vista psicologico: di tutto questo Santon ha parlato in un'intervista pubblicata dall'edizione odierna della Gazzetta dello Sport.
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