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Pagellone Champions Giornata 1 Kenan YildizGOAL

Pagellone Champions - Yildiz un 10 da 10, Acerbi e Inzaghi esponenti del made in Italy, al Milan piovono calcinacci

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  • Yildiz Juventus PSV ChampionsGetty

    Il viaggio sulla DeLorean di Yildiz: voto 10

    Ai tifosi bianconeri sarà sembrato di salire sulla DeLorean: un viaggio nel tempo per rivedere Alessandro Del Piero attraverso il corpo e i piedi di Kenan Yildiz, che ha deciso di prendersi il suo primo palcoscenico europeo con la maglia juventina e di regalare una perla da incastonare nella storia della (nuova) Champions League. Al debutto nella coppa più prestigiosa, con la 10 sulle spalle, con la personalità e l'audacia di chi sa di avere un talento fuori dal comune. Kenan non può essere più considerato una promessa: in Juventus-PSV è nata una stella.

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  • Simone Inzaghi Manchester City Inter 18092024Getty Images

    La solidità di Acerbi e Inzaghi: voto 8

    Italia, patria di allenatori e difensori: la prova di forza, di solidità dell'Inter all'Etihad Stadium è il manifesto del made in Italy calcistico. Dalla sapiente preparazione alla partita di Simone Inzaghi, che ha bloccato tutte le pedine di Guardiola dimostrandosi ancora una volta un fine scacchista, alla prestazione quasi 'vintage' di Acerbi in marcatura su Haaland, annullato come già era accaduto a Istanbul nella finale del 2023. Uno 0-0 che non vale i tre punti ma che regala sicuramente una bella dose di autostima all'Inter in ottica Champions.

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  • Reijnders Milan LiverpoolGetty

    Il caos Milan, da Ibra a Fonseca: voto 3

    Piovono calcinacci al Milan per un progetto tecnico che si sta sgretolando visibilmente partita dopo partita, settimana dopo settimana. La prestazione disastrosa contro il Liverpool ha contribuito a svitare un altro bullone dalla panchina già traballante di Paulo Fonseca, tatticamente annichilito da Slot sia nella lettura del match che sulle palle inattive. Come antipasto della serata le surreali dichiarazioni di Zlatan Ibrahimovic, che ha mostrato tutto il suo nervosismo indirizzando frecciatine in diretta tv nel momento meno opportuno, a pochi minuti dal debutto in Champions. Il derby, al quale il Milan arriva con morale e fiducia ai minimi storici, rischia di far crollare tutto.

  • Pedro Henrique Riccardo Orsolini Bologna Shakhtar Champions LeagueGetty

    Il Bologna di Italiano (o Fiorentina 2.0): voto 5,5

    Nessuno potrà mai mettere in dubbio il coraggio di Vincenzo Italiano, che in estate ha accettato uno dei lavori più ostici di quest'anno: perchè pensare di poter avvicinarsi ai risultati raccolti da Thiago Motta a Bologna la scorsa stagione è un compito se non impossibile quanto meno estremamente arduo per chiunque.

    Finora però è sembrato di vedere una Fiorentina 2.0: tante rotazioni, poche certezze, un possesso palla fin qui troppo sterile. Contro lo Shakhtar, ad onor del vero, si sono visti passi in avanti rispetto alle ultime uscite, almeno dal punto di vista del gioco, anche se alla fine il man of the match è stato Skorupski, che con quel rigore parato ha evitato che Sudakov potesse rovinare la festa per il ritorno in Europa del Bologna.

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  • FBL-EUR-C1-REAL MADRID-STUTTGARTAFP

    "Los huevos" di Endrick: voto 8

    Il ragazzo "tiene huevos": Carlo Ancelotti dopo la partita contro lo Stoccarda ha sottolineato la personalità di Endrick, che a soli 18 anni ha festeggiato la sua prima presenza in Champions League con un goal per nulla banale. In contropiede, lanciato in campo aperto in un tre contro uno, il brasiliano ha ignorato Mbappé e Vinicius scegliendo di calciare da venti metri. "Ha avuto il coraggio di tirare - ha commentato Ancelotti - la soluzione migliore era sfruttare il tre contro uno ma lui era convinto, era la cosa più difficile ma gli è riuscita molto bene". Ma se non avesse fatto goal? "Sarebbe stato un bel problema", ha ammesso Rudiger.

    Sta di fatto che con la rete allo Stoccarda Endrick è diventato il più giovane marcatore nelle coppe europee della storia del Real Madrid, superando un certo Raul Gonzalez: un traguardo possibile solo se hai "huevos"...

  • Kane Bayern Monaco Dinamo Champions LeagueGetty

    Il nuovo format della Champions: voto 6 (di stima)

    Eravamo tutti curiosi di capire che effetto avrebbe fatto questa Champions League versione Superlega allargata, ma dopo i primi 90 minuti la sensazione è che della bontà o meno di questo format ce ne renderemo conto davvero solo in prossimità del traguardo della fase-campionato. Perché per ogni City-Inter o Milan-Liverpool settembrino il contraltare è un Bayern che vince con 7 reti di scarto sulla Dinamo Zagabria (e la differenza reti sarà fondamentale per passare o meno il turno) o un calendario che prevede sfide quasi da Conference League come Brest-Sturm Graz o Celtic-Slovan Bratislava. Per ora 6 di stima e giudizio rimandato.

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  • Atalanta 2-1Getty Images

    La mentalità europea dell’Atalanta: voto 7,5

    È per gare come quella contro l’Arsenal che la frase “l’Atalanta è la squadra più europea tra le italiane” è ormai difficilmente sindacabile. Che sia Europa League o Champions poco cambia: la Dea va sempre a mille, a viso aperto contro chiunque, consapevole delle proprie qualità e delle proprie peculiarità. Rispetto per tutti, paura di nessuno, senza timori reverenziali di alcun tipo, anche se di fronte hai la squadra che più di tutte in questi anni ha dato filo da torcere al City di Guardiola: Gasperini ha imbrigliato l’undici di Arteta e ha sfiorato anche il colpaccio, con il solo Raya a sbarrare la strada a Retegui e a salvare l’Arsenal.