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Niente Juventus per Kolo Muani, il retroscena del mancato affare: PSG furioso con Comolli

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La lunga telenovela per il trasferimento di Randal Kolo Muani alla Juventus si è chiusa con un nulla di fatto nell’ultimo giorno di mercato, dopo oltre due mesi di trattative.

I bianconeri hanno quindi virato su Lois Openda, mentre l’attaccante francese è approdato in prestito al Tottenham.

Secondo quanto riportato dai media francesi, però, la trattativa tra Juventus e PSG avrebbe lasciato pesanti strascichi: il presidente parigino Nasser Al-Khelaifi sarebbe arrivato addirittura a minacciare il dirigente bianconero Damien Comolli.

  • COS'È SUCCESSO?

    Secondo quanto riferito dai media francesi, il PSG sarebbe furioso con il direttore della Juve Comolli dopo il il mancato trasferimento di Kolo Muani a Torino. 

    Secondo L'Equipe, il PSG aveva concordato con la Juventus un prestito da 30 milioni di euro, con ulteriori 10 milioni di euro di bonus legati alla qualificazione alla Champions League. 

    Lo stesso Kolo Muani era ansioso di tornare, dopo aver trascorso la scorsa stagione in prestito a Torino, dove ha segnato 10 goal in 22 presenze.

    Tuttavia, proprio quando l'accordo era sul punto di essere concluso, Comolli avrebbe modificato i termini dell'accordo, cosa che il presidente del PSG Nasser Al-Khelaifi ha considerato irrispettosa e una violazione della fiducia. Da qui l'inserimento del Tottenham, con il club londinese che si è mosso rapidamente per assicurarsi il calciatore della nazionale francese con un prestito oneroso, annunciato il giorno della chiusura del calciomercato.

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  • I MOTIVI DELLA RABBIA DEL PRESIDENTE DEL PSG

    La vicenda ha scatenato tensioni tra il PSG e la Juventus, con Al-Khelaifi che sarebbe infuriato per come Comolli ha gestito le trattative. 

    Per la Juve, la rottura ha costretto la società a cercare altrove, ingaggiando alla fine Lois Openda. 

    Per gli Spurs, l'opportunità è stata davvero importante, dato che la squadra di Thomas Frank stava cercando di rafforzare il proprio attacco in vista della Champions League, e la versatilità di Kolo Muani, in grado di giocare sia al centro che sulle fasce, offre agli Spurs sia profondità che qualità.

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  • COMOLLI CAMBIA LE CARTE IN GIOCO

    Dietro le quinte, il fallimento dell'accordo ha lasciato cicatrici indelebili: secondo la versione dei fatti fornita dal PSG, Comolli avrebbe "cambiato le carte in tavola", passando da un pacchetto con obbligo di acquisto del valore previsto di 60 milioni di euro a una struttura più "leggera" basata su prestito oneroso. Questo cambiamento improvviso dei piani ha costretto il PSG a correre ai ripari nell'ultimo giorno di calciomercato.

    Nel frattempo, il ritorno di Kolo Muani a Torino sembra ormai cosa fatta. Aveva già parlato più volte al telefono con l'allenatore Igor Tudor, discutendo i piani tattici e il suo ruolo per la stagione. Secondo alcune fonti, era entusiasta di tornare in Italia e molto amareggiato dall'improvviso fallimento dell'accordo.

    Dall'altro lato, il Tottenham è intervenuto dopo che il PSG ha offerto il giocatore ai club della Premier League nella fretta di piazzarlo. Sia l'Aston Villa che il Newcastle hanno espresso interesse, ma Kolo Muani ha spinto per gli Spurs, dove indosserà la maglia con un contratto di prestito oneroso senza opzione di acquisto, una tipologia di accordo che il PSG in realtà preferiva.

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    "CI AVETE PRESO IN GIRO: ME NE RICORDERÒ"

    Sempre secondo quanto riportato dai media francesi, il presidente del PSG Nasser Al-Khelaifi, durante l'ultima chiamata con i bianconeri per Kolo Muani, si sarebbe rivolto a Comolli con termini tutt'altro che amichevoli: "Ci avete preso in giro per diverse settimane. È finita, non vincerete questa battaglia contro di me. Mi ricorderò dei metodi che avete utilizzato, fidatevi di me”.

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