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Paulo Fonseca MilanGetty Images

Milan da rilanciare e calendario che non concede tregua: Fonseca dovrà riscoprire il turnover

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Sette partite in ventuno giorni, dall’Udinese al Cagliari, passando (tra le altre) dalle sfide con Napoli e Real Madrid.

Quello che attende il Milan dopo la sosta è un vero tour de force scandito da cinque gare di campionato e due di Champions League. I rossoneri scenderanno in campo ogni tre giorni e senza tirare mai il fiato e questo vuol dire che, per forza di cose, Paulo Fonseca dovrà ricorrere a tutte le energie a disposizione nel gruppo.

Una cosa in controtendenza rispetto a quanto fatto nelle ultime settimane, visto che in campionato ha sempre puntato su un blocco di titolarissimi, salvo poi cambiare qualcosa a partita in corso.

Il calendario e qualche defezione porteranno il tecnico portoghese a rivedere alcune cose e a concedere maggior spazio a quegli elementi che sin qui si sono visti meno in stagione.

  • SI CAMBIA SULL’OUT DI SINISTRA

    La prima modifica che Paulo Fonseca dovrà apportare al suo undici titolare è forzata: nelle prossime due partite di Serie A bisognerà trovare un nuovo padrone dell’out di sinistra in difesa.

    Theo Hernandez è stato infatti squalificato per due turni a seguito dell’espulsione rimediata dopo il triplice fischio finale della sfida con la Fiorentina e le opzioni a disposizione saranno sostanzialmente tre.

    In pole c’è Filippo Terracciano, elemento che sin qui ha avuto pochissimo spazio a disposizione in stagione, ma che è stato già impiegato dal 1’ all’Olimpico contro la Lazio proprio in campionato.

    Alle sue spalle restano vive le opzioni Jimenez e Bartesaghi, mentre sembra più difficile pensare ad uno spostamento sulla fascia mancina di Pavlovic, soluzione questa adottata in alcune occasioni dalla Nazionale serba.

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  • Pavlovic Lazio MilanGetty Images

    TOMORI NON E’ INAMOVIBILE

    Paulo Fonseca dovrà inoltre analizzare quanto fatto nelle ultime uscite da alcuni dei suoi titolarissimi. Dopo la sconfitta patita contro la Fiorentina, anche Tomori è finito sul banco degli imputati.

    Il centrale inglese sta faticando a garantire prestazioni importanti con regolarità e al ritorno dalla sosta potrebbe dunque far spazio a proprio a quel Pavlovic che, dopo aver collezionato tre presenze da titolare consecutive in campionato (più quella in Champions con il Liverpool), tra Inter, Lecce, Bayer Leverkusen e Fiorentina ha messo insieme un solo minuto in campo (nelle battute finali del Derby).

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  • Yunus Musah, USMNTGetty

    MUSAH IN GOAL IN NAZIONALE

    La sosta per gli impegni delle Nazionali, consegnerà a Paulo Fonseca un Musah rinfrancato.

    Il centrocampista ha infatti trovato la via del goal, tra l’altro su assist di Pulisic, nella sfida contro Panama che ha segnato la prima vittoria degli Stati Uniti con Pochettino in panchina (2-0 il risultato finale).

    Il mediano statunitense ha totalizzato cinque presenze in stagione, una sola delle quali da titolare: contro il Parma nel secondo turno di campionato.

    Da allora in poi ha dovuto fare i conti con la concorrenza di Fofana che è diventato un elemento imprescindibile per Fonseca.

    Maggiore spazio verrà garantito anche a Loftus-Cheek che, dopo una partenza da titolare inamovibile, ha perso via via posizioni nelle gerarchie del tecnico lusitano, per poi finire in panchina contro Inter e Lecce e saltare la Fiorentina per un problema muscolare.

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  • LE ROTAZIONI IN ATTACCO

    Più dura sarà fare rotazioni in attacco dove, vista anche la qualità degli elementi a disposizione, le gerarchie sono da tempo stabilite.

    Okafor e Chukwueze scalpitano sugli esterni e saranno chiamati a far rifiatare Leao e Pulisic, mentre le presenze di Morata saranno stabilite soprattutto dalla condizione fisica e dalla necessità fisiologica di fermarsi di tanto in tanto.

    Da valutare anche la posizione di Abraham che è stato tra i peggiori in assoluto nell’ultima sfida con la Fiorentina: Luka Jovic è tornato a mettere minuti nelle gambe in Nazionale (è entrato nel secondo tempo della sfida che ha visto la sua Serbia battere la Svizzera) e sebbene non sembri più rientrare da tempo nei piani del Milan, potrebbe rivelarsi una risorsa preziosa.

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