Poco più di un mese fa, Mbappé aveva respinto con decisione l’idea che la stagione 2024-25 del Real Madrid potesse essere considerata un fallimento. "Abbiamo vinto due trofei – questo non è un fallimento", aveva dichiarato, attribuendo molta più importanza di quanto faccia la maggior parte degli osservatori alla Supercoppa UEFA e alla Coppa Intercontinentale.
Ma lo stesso attaccante aveva poi sottolineato che la stagione non era ancora finita. All’orizzonte c’era il Mondiale per Club 2025. "E quello è un trofeo importante", aveva aggiunto.
Il valore sportivo del progetto fortemente voluto da Gianni Infantino è ancora oggetto di discussione nel mondo del calcio, ma è innegabile che il torneo abbia un peso rilevante per il Real Madrid – e ancor di più dopo il sorteggio che ha messo di fronte i blancos al Paris Saint-Germain in semifinale.
Il match di mercoledì a New Jersey assume così i contorni di una sfida simbolica, un’occasione per Mbappé e per il suo nuovo club di lanciare un messaggio forte in vista della prossima stagione. Un’occasione da non fallire, per nessuno dei due.
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