Lukaku torna sull'addio all'Inter e sul rapporto con Lautaro Martinez: "Non l'ho più sentito, mai odiato i nerazzurri"

Oggi viene considerato 'l'uomo' di Conte, ma gli inizi tra Lukaku e l'allenatore salentino ai tempi del Chelsea non furono così facili: "Odiavo giocare spalle alla porta. Al Chelsea lui fu molto chiaro: “Se non migliori questo aspetto non puoi giocare con me”. Zero alternative. Lo devo ringraziare perché quello che era il mio punto debole si è trasformato in una qualità.

Lukaku fa poi chiarezza anche sul rapporto con Mourinho, smentendo qualsiasi contrasto ai tempi della Roma: "José... José è un vincente, l’ho avuto due volte, prima a Manchester e poi alla Roma.Qualcosa è accaduto tra lui e non so chi e non volevo mettermi in mezzo. Di José non parlerò mai male, alla Roma non aveva una squadra top, ma è andato fino in fondo. Gli auguro sempre il meglio, anche in Turchia sta facendo cose fantastiche".

I rapporti con Lautaro Martinez, invece, sono decisamente più freddi: "Se l'ho più sentito? No. Io non ho mai odiato l’Inter, mai.Se qualcuno ha parlato, soprattutto in quel periodo, quel qualcuno non ero io. Lautaro è un ottimo giocatore e un ottimo ragazzo, merita tutto ciò che di bello gli sta capitando. Ha lavorato tanto per questo. Per il campionato uno come lui è prezioso, più i giocatori sono forti e più è prestigiosa la Serie A".

Spesso a fare discutere è stato il peso forma di Lukaku, che adesso chiarisce: "All’Inter ero centouno chili, qui a Napoli novantanove. Ma il mio peso forma è centodue. Alla mattina non mangio mai, seguo una dieta ferrea. In Inghilterra avevano una percezione sbagliata. Per loro ero lazy, pigro. E io non ho mai reagito agli attacchi, alle critiche. Parlo pochissimo, lascio fare. Sono uno che fa il suo lavoro e poi va a casa dai figli. In Italia il giudizio si è capovolto di 180 gradi. Io un lavoratore".

Lukaku sogna di vincere un altro Scudetto, stavolta a Napoli, dove sarebbe molto speciale: "Qui a Napoli tutto mi riporta alla squadra, alla passione. Il magazziniere tifa Napoli, il cuoco e gli impiegati anche. L’energia che la gente trasmette è incredibile. Mi gioco lo Scudetto con Lautaro? E con l’Atalanta e la Juve, che è a meno sei".

Infine ecco la confessione sul nome di quella che sarà la sua ultima squadra: "Chiuderò all’Anderlecht, la squadra del cuore, l’ho promesso a mio figlio che gioca lì".