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Leao Fonseca AbrahamGetty Images

Le indicazioni per Fonseca da Bratislava: Leao è indispensabile, a questo Milan serve Abraham

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Con qualche patema di troppo, sì, ma in casa dello Slovan Bratislava il Milan coglie la terza vittoria stagionale in Champions League e compie un importantissimo passo in avanti nella classifica della fase campionato.

Il 3-2 maturato sul palcoscenico del Národný futbalový štadión lascia in eredità solide certezze e spunti sui quali costruire il futuro, con Paulo Fonseca chiamato a prenderne nota per rilanciare con ancora più vigore la stagione del Milan, specialmente in Serie A.

Grazie alla seconda vittoria consecutiva maturata in Champions, il Milan tocca quota 9 punti e - calendario alla mano - l'ambizione di staccare il pass per la qualificazione diretta agli ottavi diventa un obiettivo decisamente alla portata.

  • LEAO CAMBIA LA PARTITA

    L'ingresso in campo di Leao, maturato ad inizio ripresa, ha letteralmente cambiato la partita. Nel momento forse più complicato, il portoghese ha inscenato il ruolo del trascinatore, ma soprattutto dell'uomo decisivo. Il suo colpo sotto a poco più di venti minuti dalla fine ha di fatto spianato la strada ai rossoneri verso una vittoria che alimenta ulteriormente le chance di qualificazione della squadra di Fonseca. Nonostante l'ennesima panchina iniziale, Leao ha risposto da campione spostando l'inerzia della gara dopo il suo ingresso in campo: in altre parole un messaggio importantissimo, perché Leao è consapevole di avere tra le mani la concreta possibilità di diventare il leader tecnico di questa squadra e prestazioni come quella di Bratislava non possono che rafforzare la sua posizione.

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  • ABRAHAM PREZIOSO

    Bene Leao, benissimo sicuramente anche Tammy Abraham. L'attaccante inglese, schierato con una maglia da titolare per via della squalifica di Morata, ha risposto puntualmente presente sfruttando nel miglior modo possibile la chance concessagli da Fonseca. Nel corso degli 84 minuti in cui è rimasto in campo, l'ex Roma ha lasciato un timbro indelebile sulla partita: prima ha innescato Pulisic in occasione del goal che ha sbloccato il match, poi nel finale ha messo al sicuro il risultato griffando il terzo goal di marca rossonera nonché il suo primo con la maglia del Diavolo nel contesto della Champions League, al quale si sommano i due già messi a referto in campionato.

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  • SENTENZA PULISIC

    A sbloccare il risultato, manco a dirlo, ci ha pensato Christian Pulisic, tornato in campo dal primo minuto dopo l'iniziale panchina di San Siro contro la Juventus. All'americano sono bastati infatti ventuno minuti per indirizzare la partita e per realizzare il suo ottavo goal stagionale. Un centro - il terzo in questa Champions League - che certifica il suo status di imprescindibile all'interno dell'impianto di gioco di Paulo Fonseca.

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  • LEAO, PULISIC, MORATA E ABRAHAM POSSONO GIOCARE INSIEME?

    L'intrigante scenario che probabilmente Paulo Fonseca si è già prefigurato riguarda la possibilità di schierare contemporaneamente tutte le bocche di fuoco del Milan 2024/25. Prendendo il modulo 4-2-3-1 come solida base di partenza, è evidente come dalla trequarti in su i rossoneri potrebbero mettere in campo qualità a profusione.

    Abraham andrebbe ad occupare il ruolo di epicentro offensivo, con Morata abile a lavorare tra le linee e a legare il gioco, mentre Leao e Pulisic andrebbero a spartirsi rispettivamente l'out di sinistra e quello di destra. Un progetto ambizioso, per un Milan a trazione ancora più anteriore. Andrebbero però trovati i giusti equilibri e, soprattutto in mezzo al campo, andrebbero attuate le contromosse necessarie per garantire ancora più equilibrio ad una squadra evidentemente sbilanciata in avanti.

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