Da Milano a Udine, da Udine a Genova. Venerdì sera, sabato pomeriggio e tardo pomeriggio. Tre partite con qualcosa in comune, da unire come nel gioco dei trattini della Settimana Enigmistica. Rafael Leão, quindi Dusan Vlahovic e Lautaro Martinez: la Santissima Trinità dei campioni un po' inceppati.
Leão, se vogliamo, è il simbolo del Milan. Certamente l'elemento più qualitativo e dalle maggiori potenzialità. Vlahovic è quello della Juventus, il centravantone da doppia cifra col sogno del titolo di capocannoniere. Lautaro, beh, dell'Inter è un po' tutto: capitano, idolo, massimo goleador. L'ultimo re dei bomber del torneo.
Il serbo e l'argentino sono tornati a comparire all'appello durante il weekend: hanno segnato e aiutato le rispettive squadre ad arrivare al successo. Lautaro era a digiuno addirittura dall'inizio del campionato. Leão, invece, non segna dalla terza giornata in casa della Lazio. E alla fine, nonostante di positivo ci sia molto altro, è questo uno degli ultimi, piccoli tabù che ancora non sono stati sfatati.