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Jovic MilanGetty Images

La "zona" Jovic non basta, Abraham spinge il serbo sull'uscio: a chi può cederlo il Milan

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Ci ha sperato a lungo, Luka Jovic. E con il passare dei giorni, e poi delle settimane, la speranza era diventata quasi una convinzione: era ormai pronto a indossare la maglia del Milan anche nella prossima stagione, la sua seconda dopo l'arrivo dalla Fiorentina nell'estate del 2023.

Non è detto che non riesca nell'intento, va detto. Ma intanto tutto sta giocando a suo sfavore: il più che probabile arrivo al Milan di Tammy Abraham, oggetto di trattative serrate con la Roma nell'ambito di uno scambio in extremis con Saelemaekers, gli chiude le porte più di quanto non lo siano state fino a oggi.

Il tutto nonostante Jovic, nella scorsa stagione, abbia saputo in qualche modo rendersi utile alla causa. Un rendimento che, forse, non basterà a confermarlo nella rosa di Paulo Fonseca anche per la stagione già cominciata.

  • LA ZONA JOVIC

    Jovic ha segnato sei goal in campionato e nove in tutte le competizioni nella scorsa annata. Che per un attaccante non sono molti, d'accordo. Ma è stato il loro peso specifico a consentire al Milan di tirarsi fuori dai pasticci in cui si era andato a cacciare in più di un'occasione.

    Perché a Milano non c'è stata solo la "zona Okafor", peraltro riproposta all'esordio contro il Torino con il guizzo del 2-2 in pieno recupero: c'è stata anche la "zona Jovic". Altrettanto importante, altrettanto decisiva.

    Delle sei reti messe a segno in campionato, quattro sono arrivate dall'80' in poi e tre si sono rivelate decisive per portare a casa un punto o addirittura tre: a Udine, a Salerno, a Frosinone. Contro l'Atalanta Jovic è entrato e ha segnato, ma il tacco di Muriel nel recupero ha vanificato ogni sforzo. L'ex viola è stato decisivo anche per la rimonta in casa del Sassuolo, dal 3-1 neroverde al 3-3 finale.

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  • LA STIMA DI FONSECA

    Jovic è andato a segno negli Stati Uniti contro il Barcellona, si è ripetuto nel Trofeo Berlusconi contro il Monza, in generale è apparso desideroso di conquistarsi un posto al sole. Prestazioni che hanno attirato l'attenzione di Paulo Fonseca, che, almeno a parole, ha confessato la propria stima nei confronti del serbo:

    "Jovic non lo conoscevo bene, mi ha sorpreso in queste settimane. È un giocatore che in area può aiutare tanto la squadra. Per come ha lavorato finora, mi è piaciuto molto".

    Ironia della sorte, Fonseca nelle scorse settimane ha parlato molto bene anche di Saelemaekers. Lui sì, davvero sull'uscio e destinato alla Roma nell'ambito dello scambio con Abraham.

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  • I PIANI DEL MILAN

    Eppure il Milan sembra sempre aver avuto piani diversi. La dirigenza ha sempre visto di buon occhio una possibile partenza di Jovic, considerata ideale per far spazio a un altro elemento in attacco: oggi Abraham, in precedenza Fullkrug, oggetto del desiderio che però si è trasferito dal Borussia Dortmund al West Ham.

    Nelle scorse settimane si è parlato dello Zenit e dell'Arabia Saudita. Oggi, invece, voci insistenti parlano di un paio di offerte dalla Spagna, con il Milan che starebbe cercando di convincere Jovic a tornare in Liga trovando però la resistenza del giocatore, desideroso di giocarsi le proprie carte a Milano.

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  • SULL'USCIO?

    Abraham sta arrivando, Jovic è ancora nella rosa del Milan. Che a questo punto spera che il serbo prenda un'altra strada per liberare il posto a un nuovo innesto: magari a centrocampo, magari Manu Kone.

    Non è però escluso nemmeno lo scenario di una permanenza di Jovic, considerato come il mercato stia per chiudere. Una possibilità che Zlatan Ibrahimovic aveva già accennato nel corso della conferenza di presentazione di Fonseca, a inizio luglio.

    "Possibile - diceva lo svedese - Jovic è già nostro, c'è l'attaccante X, poi dipende dalle situazioni di mercato per il terzo. E dipende dal mister, da quanti attaccanti gli servono. Vogliamo giocatori che possano essere utilizzati, non che vengano qua per perdere tempo. Ma tre attaccanti sono possibili. Niente è impossibile. Vediamo cosa succederà".

    Di certo, se rimarrà al Milan Jovic diventerà la quarta scelta per il ruolo di punta centrale dietro a Morata, Abraham e Okafor. Quest'ultimo utilizzabile però anche sugli esterni e schierato titolare da Fonseca a Parma, una settimana dopo la prestazione deludente del serbo contro il Torino, e apparentemente un gradino sopra nelle gerarchie del tecnico.

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