È da ormai una decina d’anni che Pep Guardiola non riesce a stringere tra le mani una Champions League. Dopo il successo con il Barcellona a Wembley contro il Manchester United, il tecnico ha iniziato un digiuno che non si è ancora interrotto.
Le sue squadra han giocato un calcio fantastico, ha portato alcuni dei suoi giocatori ad un altro livello, ma dopo i due successi in tre anni al Barça non è più riuscito a trionfare.
Dopo l’eliminazione in semifinale nel 2012 per mano del Chelsea e l’inizio dell’anno sabbatico, nel 2013 ha preso le redini del Bayern Monaco fresco campione d’Europa. Ma non si è ripetuto. E non ce l’ha fatta nemmeno al Manchester City, dove allena dal 2016.
Nel 2020 Pep ha detto “le persone mi dicono ‘ma non vinci la Champions League’! Ed è il motivo per cui sarò giudicato. Se non riesco a vincerla, sarà un fallimento. Lo so bene”.
E con il contratto in scadenza a fine stagone, senza decisioni già prese, questa potrebbe esser la sua ultima spiaggia.
Anche perché i primi sei tentativi non sono andati bene, vuoi per sfortuna vuoi per calcoli sbagliati.










