Dal punto di vista sportivo, tuttavia, il paracadute secondo l’analisi sembra garantire un certo vantaggio competitivo rispetto ai club che militano stabilmente in Serie B.
L’analisi dei 28 club retrocessi tra il 2014 e il 2024 evidenzia che la maggior parte delle squadre riesce a rimanere competitiva:
sette squadre (25% del totale) hanno ottenuto la promozione immediata in Serie A, sia tramite i playoff che tramite i due posti per la promozione diretta in classifica;
quattordici squadre (50%) hanno partecipato ai playoff, pur senza ottenere la promozione;
sei squadre (21,4%) sono rimaste fuori dalla zona playoff.
Solo una squadra (3,6%) è retrocessa in Serie C.
Una situazione che tuttavia pare in leggera controtendenza quest’anno: se infatti il Sassuolo sta dominando il campionato, confermando di fatto l’impatto positivo del paracadute, il Frosinone sta viaggiando nella seconda metà della classifica mentre la Salernitana è addirittura penultima, rischiando di diventare la seconda squadra negli ultimi dieci anni a fare il doppio salto all’indietro dalla Serie A alla Serie C in due stagioni dopo il Crotone nel 2021/22.
In definitiva, quindi, se da un lato il paracaduto sembra poter consentire ai club retrocessi di mantenere un livello competitivo superiore rispetto agli altri club di Serie B, sul piano economico, pur rappresentando una quota significativa del fatturato, non è sufficiente a coprire i costi della rosa né a garantire il pareggio di bilancio, attenuando quindi solo in parte le difficoltà economiche.