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Il Manchester City, Simone Inzaghi e la Kings League, Vlad Marin a GOAL: "La Kings mi ha riacceso qualcosa dentro"

"Sì, mi ha un po' riacceso": pesa bene le parole, Vlad Marin, quando si riferisce al recente passato. Di lui si è sempre parlato bene, in fondo: in un articolo del Daily Mail dell'agosto del 2013 viene pure utilizzata una definizione importante. "High Profile Youngster", in breve: "Giovane di alto profilo". Non a caso: aveva appena 18 anni quando in Inghilterra gli hanno dedicato un articolo, con nome in titolo, dopo la notizia della sua cessione dal Manchester City alla Juventus. Qualcosa vorrà pur dire.

Quasi dodici anni più tardi qualcuno può sostenere che le cose, purtroppo, non sono andate secondo i piani. Le premesse legate al suo talento si sono scontrate con le difficoltà che, spesso, ahi tutti, il calcio offre anche a chi prova a realizzare i propri sogni. Il "Ma", gigantesco, emblematico, però, è arrivato alla soglia dei trent'anni nella maniera, forse, più inattesa: un Mondiale in Messico. In Kings League.

È da lì che è ripartita la storia calcistica di Vlad Marin: dagli Stallions di Blur prima e da una competizione che si è poi allargata arrivando anche in Italia, Paese che ospiterà il primo Mondiale per club della "creatura" di Gerard Piqué. La Kings World Cup Nations.

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