Paez ha tutte le qualità che vanno ricercate in un centrocampista offensivo: un’incredibile capacità tecnica nel dribbling, una visione di gioco eccellente e grande precisione nei passaggi, un tocco morbido ed un sinistro magico.
Secondo Target Scouting è altro 173 cm e, considerando che ha solo quindici anni, può crescere ancora molto. La sua struttura longilinea gli consente di avere un ulteriore vantaggio a livello giovanile, visto che generalmente è più alto rispetto a diversi suoi coetanei ed è bravo nel far valere il suo predominio fisico.
Oltre a tutto questo, ha un’altra caratteristica che gli permette di emergere su tanti: una grande mentalità. E’ una dote fondamentale soprattutto agli inizi, quando il confine tra successo e fallimento è più sottile ed inoltre il suo modo di stare in campo, unita anche a tanta volontà, lo porta spesso a guidare anche compagni molto più grandi di lui.
Lo sa bene anche Martin Anselmi, il suo allenatore: “E’ un ragazzo che sa osare. Un ragazzo che chiede la palla. Ha solo 15 anni, ma non gli importa chi ha davanti, lui vuole il pallone”, ha spiegato recentemente ad Olé.
“E’ un giocatore diverso. E’ la prima volta che vedo un ragazzo così piccolo che… ‘Beh, vediamo di che pasta sei fatto’, che ti dà questa sensazione e ti sfida”.
In una precedente intervista, Anselmi ha aggiunto: “Non è normale che un ragazzo di quindici anni giochi in prima divisione e si sia già guadagnato il rispetto del mondo del calcio in così breve tempo”.
“Corre, recupera, interpreta il gioco, è molto intelligente. Quando gli chiediamo di posizionarsi in una zona del campo, lui lo fa. Tutti is suoi movimenti sono allenati, li apprende alla perfezione ed inoltre è un ragazzo con i piedi per terra”.