Chi è realmente la Juventus? Arrivati a fine novembre se lo chiedono in tanti, perché solidità e sterilità confondono le idee ed alterano i giudizi.
Il ciclo Thiago Motta è iniziata tra elogi e interrogativi, accentuati da un mercato da molti definito giustamente di alto profilo ma incapace di portare in dote alla Signora un bomber di scorta in grado di escludere eventuali patemi offensivi.
Patemi che l'assenza di Vlahovic invece accentua a dismisura, unitamente all'assenza prolungata di Milik e completato dalla mancanza di un uomo d'area utile a finalizzare le trame prodotte dai bianconeri.
Il tutto a fronte di una solidità difensiva tradotta in numeri, che fa però da contraltare alle difficoltà negli ultimi metri: insomma, una Juve double face, col pari di Birmingham a non diradare bensì addensare nubi su un progetto senza dubbio ambizioso ma non privo di nei.