La sosta dirà se quello tra Juventus e Roma è stato un buon pari o un punto interrogativo, intriso di dubbi: c'è che, comunque, il banco di prova al quale si sono sottoposti Thiago Motta e De Rossi li ha rimbalzati a settembre inoltrato. A quando si tornerà in campo.
Una frazione, quella iniziale, complicata da digerire per chi, allo Stadium, si aspettava una certa continuità con le ultime settimane. Della Juventus delle prime due giornate, delle trame viste contro Como e Verona, del gioco in controtendenza rispetto al passato, almeno contro la Roma neanche l'ombra. Il primo tiro in porta, che è di Dusan Vlahovic, arriva al 42'. Il serbo fa tutto bene, o almeno, quasi tutto bene, girando in porta un cross dalla sinistra su azione di contropiede, ma Mile Svilar si fa trovare attento.
Della Roma, comunque, va detto che sarà un caso, ma senza Paulo Dybala in campo gira tutto meglio, almeno per la partita attendista alla quale è chiamata la formazione di Daniele De Rossi. Ordinata, precisa, attenta.
Thiago Motta, allora, prova a mischiare le carte a inizio ripresa: dentro Koopmeiners e Conceicao. Per lanciare messaggi, anche: i due si accendono e accendono, giocano e fanno giocare, ma Juventus-Roma non si sblocca. Anzi. Si arena su na condizione esistenziale tra il "buon pari prima della sosta" e l'occasione mancata da entrambe: anche per De Rossi che, nella ripresa, inserisce Dybala (accolto dalla standing ovation dello Stadium). Non basta neanche Angelino che, a ridosso del recupero, fa prendere uno spavento ai tifosi avversari: 0-0.