C’è chi potrebbe definirla vendetta, ma sarebbe un errore. Dopo essere caduta in Supercoppa, la Juventus batte il Milan e aumenta l’amarezza per il risultato arabo. In questo momento, la compagine di Thiago Motta dimostra di avere qualcosa in più rispetto ai rossoneri. Conceicao si sbraccia a bordocampo, ma nel secondo tempo il Milan rimane negli spogliatoi e la Juventus ne approfitta indirizzando il match che si conclude con il risultato di 2 a 0.
Nei primi 45’, la Juventus cerca il predominio territoriale, il Milan non ci sta e cerca di pungere con le ripartenze. In estrema sintesi è questo il canovaccio, ma andando in profondità c’è molto di più. C’è la squadra bianconera che gioca bene e colleziona occasioni, ma risulta in alcuni frangenti troppo debole quando deve arretrare e rincorrere il Milan. I rossoneri accettano di soffrire, concedono ma nemmeno troppo, e poi si rendono pericolosi con le transizioni positive. A
ll’11’ Leao calcia dal limite dell’area, al 20’ Reijnders è pericoloso su schema, ma l’occasione più ghiotta è ancora una volta del portoghese che, al 26’, chiama Di Gregorio ad un grande intervento. Per la Juve, come dicevamo, le occasioni non mancano: all’8’ Mbangula ci prova con il tiro a giro, al 21’ il colpo di testa di Gatti esce di pochissimo e al 36’ è Yildiz a chiamare in causa Maignan che dimostra di essere sul pezzo.
Nella ripresa la Juve da una parte si lecca ancora una volta le ferite – esce Yildiz per un problema all’adduttore -, mentre dall’altra parte prova a indirizzare il match. Al 52’ Weah tira addosso a Maignan e Koopmeiners da pochi passi non riesce a spiazzare il portiere francese. L’olandese ci riprova malamente una manciata di minuti dopo e si becca pure qualche fischio.
Ma al 60’ è proprio Koop a cambiare marca e tagliare in due la difesa rossonera: palla a Mbangula che complice una deviazione di Emerson firma l’1 a 0. Non serve aspettare molto per il raddoppio: al 64’ Thuram accelera e serve Weah che prima ipnotizza Tomori e poi spiazza Maignan con un mancino incrociato. In pochi minuti, la Juve dimostra cinismo e precisione che tante volte sono mancati e conquista così 3 punti pesantissimi per la corsa ad un posto Champions.