La Juventus di questa sera, per 91’, è la traduzione calcistica della Legge di Murphy: “Se qualcosa può andar male lo farà”. E lo ha fatto: dall’infortunio di Cambiaso per poi passare all’espulsione di Thiago Motta, le amnesie difensive, la contestazione della Curva Sud. 91 minuti, fino alla parabola di Mbangula che fissa il risultato sul 2 a 2 e rende la serata un po’ meno amara.
A palesare le difficoltà della Juventus, per primo, è il goal di Ndoye che al 30’ gela un Allianz Stadium già decisamente provato dal freddo pungente che avvolge Torino questa sera. Nei primi 45’ la Juventus di Thiago Motta è poca cosa: appesa alle sgasate di Conceicao e a qualche tentativo di imbeccata di Koopmeiners. A tutto ciò si aggiunga l’uscita di Cambiaso al 15’, fin qui il migliore della stagione bianconera.
A inizio ripresa la Juventus fa addirittura peggio: al 52’ la difesa si apre in una voragine, Pobega segna il 2 a 0, lo Stadium tuona nella più classifica delle contestazioni: “Tirate fuori…”, ci siamo capiti. Poi un sussulto e il primo goal di Koopmeiners, su assist di Danilo, al 61’. Da lì la squadra di Thiago Motta – espulso per proteste -, prova a rialzare la testa, alzare il ritmo, dare un senso alla sua serata. Ci prova, ma non ci riesce. Almeno fino al 92’ e al goal di Mbangula che tiene viva la Juventus ma non spegne i fischi e i cori di contestazione.