L'accademia dell'Ajax, o "De Toekomst" ("Il futuro") come è comunemente conosciuta nei Paesi Bassi, vanta una storia gloriosa nella formazione di alcuni dei migliori calciatori del pianeta, che risale alla sua fondazione nel 1900. Da leggende come Johan Cruyff, Marco van Basten, Ruud Krol, Frank Rijkaard e Dennis Bergkamp alle stelle moderne come Christian Eriksen, Frenkie de Jong e Matthijs de Ligt, l'Ajax ha sempre visto ripagata la sua fiducia nei talenti locali, diventando il club più vincente del calcio olandese.
Queste tradizioni sono oggi più forti che mai, con Jorrel Hato che è l'ultimo ad attirare l'attenzione delle altre squadre europee. Come De Ligt prima di lui, Hato è diventato un punto fermo della difesa dell'Ajax in giovanissima età, e secondo alcune indiscrezioni Chelsea e Liverpool sarebbero interessati a portarlo in Premier League dopo i precedenti contatti con l'Arsenal.
Fortunatamente, l'Ajax è anche abile nell'individuare talenti generazionali all'estero. Zlatan Ibrahimovic, Jari Litmanen, Luis Suarez e Dusan Tadic solo alcuni dei nomi che sono entrati nella Hall of Fame del club nel corso degli anni. Pertanto, se Hato dovesse partire, l'Ajax ha già un sostituto adeguato: il diciassettenne Jorthy Mokio. Nella sua prima stagione completa alla Johan Cruyff ArenA, Mokio ha battuto tutti i record, scalando rapidamente le gerarchie per conquistarsi un posto nella formazione titolare dell'Ajax e guadagnarsi un posto nella nazionale belga.
È chiaro che l'Ajax ha scoperto un altro gioiello con il potenziale per emulare le icone del passato. La domanda è: come ha fatto Mokio a raggiungere così rapidamente il massimo livello? GOAL lo ha scoperto.
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