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Jobe Bellingham NXGN 16-9GOAL

Jobe Bellingham, la stellina del Sunderland che può diventare forte come il fratello Jude

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Quando la scorsa estate Jobe Bellingham è approdato a sorpresa al Sunderland, ha subito chiesto che gli venisse riservata la maglia numero 7. Una richiesta motivata dal desiderio di forgiare una propria eredità calcistica, oltre che un’identità ben distinta.

Cosa non semplicissima se sei il fratello di Jude Bellingham, ovvero un campione ad oggi da molti considerato il grande favorito per la conquista del Pallone d’Oro che verrà assegnato nel 2024. Mentre Jobe stava negoziando il suo trasferimento in quella che sarebbe diventata la sua nuova squadra, Jude si stava organizzando per spostarsi a Madrid, dove ad attenderlo c’era il Real, club che aveva da poco sborsato oltre cento milioni di euro per assicurarsi il suo cartellino.

Vivere all’ombra di un talento così grande può essere complicato, ma Jobe ha fatto in modo che il suo potenziale non venisse soffocato. Così nello stesso momento in cui Jude ha iniziato ad imporsi come uno dei più forti giocatori del pianeta, lui ha iniziato a far parlare di sé in Inghilterra.

  • Jobe Bellingham 2023Getty Images

    DOVE TUTTO E' INIZIATO

    Non solo Jude e Jobe, anche Mark Bellingham, il padre dei due, è stato un calciatore molto forte. Agente di polizia, si è costruito una solida fama di bomber straordinariamente prolifico nei campionati seumiprofessionistici grazie agli oltre 700 goal segnati in più di vent’anni di carriera.

    Bellingham Sr. era un giocatore ormai nell’ultima fase della sua carriera, quando i suoi figli sono entrati nel settore giovanile del Birmingham City. Il percorso di Jude è stato più rapido, visto che a soli sedici anni era già titolare in prima squadra e che nel 2021 ha lasciato l’Inghilterra per trasferirsi al Borussia Dortmund, mentre quello di Jobe è stato più lineare.

    Per poco non è riuscito a strappare al fratello il record di giocatore più giovane ad aver esordito con i Blues, ma il suo debutto, avvenuto nel gennaio del 2022 in FA Cup contro il Plymouth Argyle, è stato comunque da ricordare. Il suo allenatore di allora infatti, Lee Bowyer, dopo quella gara ha usato per lui parole molto importanti: “Gli ho detto che ha fatto benissimo, che era un ragazzo di soli sedici anni ma che aveva dominato con la palla tra i piedi. Non l’ha data mai via, ha provato fare le cose giuste ed ha anche aiutato in fase difensiva”.

    Quando il Sunderland la scorsa estate si è assicurato il suo cartellino, Jobe poteva già vantare ventisei presenze tra i professionisti.

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  • Jobe Bellingham Sunderland 2023-24Getty Images

    LA SVOLTA

    Erano in pochi coloro a credere che Jobe Bellingham potesse fin da subito ritagliarsi il suo spazio al Sunderland. Quando è arrivato non aveva ancora compiuto 18 anni e l’esperienza accumulata era poca. Tuttavia quando Tony Mowbray ha disegnato il suo primo undici titolare della stagione per una sfida contro l’Ipswich, ha dato fin da subito fiducia anche a Jobe schierandolo in posizione di trequartista.

    Il Sunderland poi perderà quella partita e perderà anche quella successiva, ma intanto Bellingham aveva già iniziato a far parlare di sé.

    Nella successiva gara contro il Rotherham fornirà una prestazione devastante, condita anche dal primo goal tra i professionisti. Nella ripresa marcherà anche quello decisivo che varrà la doppietta personale, facendo capire a tutti di che pasta era fatto.

    “La sua qualità più importante è la voglia di imparare - ha spiegato Mowbray a BBC Radio Newcastle dopo la gara - Ha diciassette anni e tutti i giorni pone delle domande: ‘Perché faccio questo? Dove vado? Cosa vuoi che faccia?’ E’ una gioia lavorare con lui e sono contento che abbia aiutato la squadra a vincere con i suoi goal”.

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  • Sunderland Jobe Bellingham goalGetty Images

    COME STA ANDANDO LA STAGIONE

    Bellingham si è fin da subito guadagnato un posto da titolare inamovibile al Sunderland. Ha saltato una sola partita di campionato ed è stato utilizzato in vari ruoli.

    Ha giocato soprattutto da ‘falso nove’, ma anche da seconda punta, da trequartista e da centrocampista.

    “A causa di infortuni e squalifiche, Jobe si è ritrovato costretto anche a giocare in una mediana a due. E’ il ruolo nel quale si torva meno a suo agio, perché la sua non è una mentalità prettamente offensiva”, ha spiegato a GOAL Dan Harrison, scrittore ed analista di Roker Report.

    Bellingham si diverte certamente di più quando viene schierato in posizione più avanza. Ha infatti segnato a novembre contro il ‘suo’ Birmingham ed ha fornito un assist vincente ad Abdoullah Ba nella vittoria casalinga contro il Watford.

    Lo scioccante esonero di Mowbray a dicembre, potrebbe in qualche modo minacciare il suo percorso di crescita. Come ammesso dallo stesso Jobe infatti, l’ormai ex allenatore del Sunderland ha giocato un ruolo chiave per lui.

    “Mi ha reso un giocatore più maturo in brevissimo tempo. Durante le parte riusciva a toglierci di dosso la pressione. Andavi in campo semplicemente per esprimerti. Sono davvero felice di aver avuto la possibilità di lavorare con lui”.

    Anche sotto la guida di Mike Dodd tuttavia, il rendimento di Bellingham non è calato.

  • Jobe Bellingham Sunderland 2023-24Getty Images

    I PUNTI DI FORZA

    Da dove iniziare? Bellingham ha tutto: qualità tecnica, fisicità e maturità.

    Fin da subito è stato chiara - ha spiegato Harrison a GOAL - la sensazione di trovarsi al cospetto di un talento naturale. E’ intelligente, non va mai sotto pressione. La sua consapevolezza e la sua lettura del gioco sono totalmente inusuali per un ragazzo della sua età. Lui è sempre al posto giusto e nel momento giusto”.

    A vederlo dal vivo è spettacolare. E’ quasi spaventoso vedere quanto tranquillo sia con la palla tra i piedi.

    Tra l’altro è anche molto dotato dal punto di vista fisico. E’ cinque centimetri più alto di suo fratello ed è molto forte anche nel gioco aereo. Il suo compagno di squadra Neil non si è fatto problemi nel descriverlo come “Un assoluto scherzo della natura”.

    Ha poi aggiunto anche altro: “Dal punto di vista tecnico è un giocatore al top. Gioca ogni settimana davanti a 40mila spettatori senza problemi. E’ forte sotto ogni punto di vista e la sua personalità è già evidente a tutti”.

    Bellingham è incredibilmente maturo e parla come un giocatore con dieci anni di esperienza alle spalle. Raramente si è visto un ragazzo della sua età trasmettere una tale sensazione di leadership dentro e fuori dal campo.

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  • Jobe Bellingham Sunderland 2023Getty Images

    IN COSA DEVE MIGLIORARE

    Detta così può sembrare un’affermazione dura, ma se Bellingham vorrà imporsi come un attaccante di livello dovrà migliorare la sua capacità di trovare la via del goal. Ha già dimostrato di essere molto abile sotto porta, ma non è ancora spietato in area di rigore.

    A volte poi tende ad esagerare, dando l’impressione di volersi ritagliare il ruolo di ‘erode della partita’.

    Anche in fase difensiva deve migliorare, soprattutto se viene schierato a centrocampo.

    Visto quanto è migliorato nel corso degli ultimi mesi, la sensazione è quella che presto riuscirà a correggere questi difetti.

  • Jude Bellingham Jobe Bellingham Getty Images

    IL PROSSIMO... JUDE BELLINGHAM?

    Nonostante Jobe abbia fatto di tutto per differenziarsi da Jude, è impossibile non fare paragoni tra i fratelli Bellingham. I geni sono gli stessi ed il loro modo di giocare è molto simile.

    “Hanno la medesima mentalità - ha spiegato Dodds - Sanno dove vogliono arrivare. Penso che Jobe presto raggiungerà grandi vette. Ho lavorato con tanti giovani in carriera è lui è tra i migliori tra quelli che ho avuto”.

    Jude e Jobe sono legati da un rapporto fortissimo, ma per il più piccolo dei due fratelli l’essere costantemente paragonato ad un potenziale Pallone d’Oro non deve essere semplice.

    Fortunatamente negli ultimi mesi ha dimostrato di avere la forza mentale per reggere una tale pressione.

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  • Jobe Bellingham England 2023Getty Images

    QUALE FUTURO?

    Quando a Jude Bellingham è stato recentemente chiesto quali sono secondo lui i talenti che nel futuro potranno puntare a vincere il Golden Boy, non ha avuto dubbi nel fare tre nomi.

    “Prima di tutto dico Arda Guler, perché è un fenomeno. Poi il mio ex compagno di squadra Jamie Bynoe-Gittens del Borussia Dortmund. Infine mio fratello Jobe, che è un attaccante vero come nostro padre”.

    Jobe Bellingham non è ancora tuttavia sicurissimo di quale sia il suo vero ruolo.

    “A me piace giocare box-to-box, perché mi consente di dimostrare cosa posso fare. Penso però di essere anche un buon attaccante o un numero 10. Il mio desiderio interiore è quello di fare goal, è una pressione salutare, una motivazione”.

    La sensazione è quella che Bellingham diventerà un giorno una seconda punta. Sarebbe il ruolo che gli consentirebbe di cercare il goal, ma anche di essere nel vivo dell’azione.

    I tifosi del Sunderland sperano di poterlo vedere in azione in Premier League con addosso la maglia della loro squadra del cuore, ma il suo nome è stato già accostato a quello del Real Madrid.

    Jobe e Jude Bellingham in futuro potranno dunque magari essere compagni di Nazionale, ma anche di club.

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