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JJ Gabriel NXGN GFXGetty/GOAL

JJ Gabriel, il “Piccolo Messi” del Manchester United: chi è il gioiello 14enne sulle orme di Lamine Yamal verso la ribalta internazionale

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Da Lamine Yamal, capace di trascinare la Spagna sul tetto d’Europa a Euro 2024 mentre ancora si divideva tra allenamenti ed esami scolastici, a Max Dowman dell’Arsenal, lanciato in Premier League a soli 15 anni, fino a Rio Ngumoha, match-winner del Liverpool a Newcastle con appena 16 primavere: ormai i top club e le nazionali sembrano sposare sempre di più il mantra del calcio moderno, “se sei forte abbastanza, sei grande abbastanza”.

E se i nomi citati promettono di lasciare un segno indelebile, c’è chi giura che il Manchester United abbia tra le mani il diamante più puro di tutti: un talento che presto potrebbe spiccare il volo tra i professionisti, a patto che i Red Devils riescano a trattenerlo dalle sirene esterne.

Si tratta di JJ Gabriel, appena 14 anni ma già dominante con l’Under 18. Un’ala esplosiva, paragonata senza mezzi termini a tre mostri sacri come Messi, Neymar e Cristiano Ronaldo. Il suo nome ha iniziato a girare quando un video virale, che lo immortalava a soli otto anni in giocate da fuoriclasse, ha fatto il giro del mondo.

Oggi Gabriel non è più soltanto un fenomeno da social: alle spalle ha già un seguito impressionante, e chi lo bollava come “sopravvalutato” è stato smentito da prestazioni da applausi e da un bottino di goal impressionante in questo avvio di stagione. Un talento cristallino che, da “Kid Messi”, si sta rapidamente trasformando in un protagonista pronto a scrivere la propria storia.

  • GLI ESORDI

    Joseph Junior Andreou Gabriel, nato a Londra nell’ottobre 2010, porta già sulle spalle una storia particolare. Suo padre, Joe O’Cearuill, ex difensore cresciuto nell’Arsenal e con una carriera modesta tra Championship e campionati minori, vanta comunque due presenze con la maglia della nazionale irlandese. Con il tempo ha deciso di modificare il cognome della famiglia in Gabriel, scelta legata tanto alla tradizione cattolica quanto al desiderio di rendere il figlio più “spendibile” e riconoscibile nel mondo del calcio.

    Il percorso giovanile di JJ è stato intenso: prima il Chelsea, poi l’Arsenal e il West Ham, fino all’approdo al Manchester United, dove oggi è considerato un potenziale crack. Ma la sua crescita non si spiega solo con le accademie: un ruolo decisivo lo ha avuto il futsal, il calcio a 5 indoor che sviluppa tecnica e rapidità di pensiero. Lì Gabriel ha trovato il terreno perfetto per la sua ossessione verso i trick e le giocate spettacolari: a soli sei anni era già capace di infilare mille palleggi consecutivi.

    A confermare la straordinarietà del talento è Alfie Brooks, proprietario della Ole Futsal Academy a est di Londra, che ha raccontato al Daily Mail:


    "Ho allenato quasi un migliaio di ragazzi nelle mie accademie e JJ è il più forte che abbia mai visto. Potrebbe entrare oggi nello spogliatoio di una squadra di Premier League e, tecnicamente, sarebbe il migliore di tutti. Non ci sarebbe neanche paragone. È di gran lunga il giocatore più talentuoso che mi sia capitato di allenare".

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  • LA SVOLTA

    Il primo assaggio di celebrità per JJ Gabriel è arrivato grazie a YouTube. Un video dello youtuber SV2, dal titolo provocatorio “Il bambino di otto anni Messi è incredibile (meglio del vero Lionel Messi)”, lo mostrava mentre snocciolava trick e numeri da funambolo. La clip, lunga 19 minuti, ha spopolato: oltre 4,8 milioni di visualizzazioni e 110mila like. Da quel momento, il suo nome ha iniziato a girare ben oltre i confini delle accademie giovanili londinesi.

    La svolta però è arrivata nel 2021, quando Gabriel ha firmato con l’academy del Manchester United. Lì non solo ha trovato il contesto ideale per crescere, ma ha stretto amicizia con un compagno d’eccezione: Cristiano Ronaldo Jr., figlio del cinque volte Pallone d’Oro.

    Il clamore attorno a JJ non si è fermato. Pochi mesi dopo è arrivato il primo contratto con Nike, preludio a un accordo ancor più storico siglato nel marzo 2025: secondo indiscrezioni, si tratta del contratto di sponsorizzazione più ricco mai firmato da un 14enne, battendo addirittura quello che Nike aveva messo sul piatto per Neymar ai tempi del Santos.

    Ma i riflettori non restano puntati a lungo solo sui social: Gabriel ha saputo conquistarli anche sul campo. All’inizio del 2025 è entrato nella storia come il più giovane di sempre a esordire con l’Under 18 dello United, a soli 14 anni. E il debutto è stato da favola: i Red Devils hanno travolto i rivali del Leeds con un roboante 13-1, e JJ ha messo il sigillo segnando gli ultimi due goal del match.

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  • JJ Gabriel Man UnitedGetty

    LA CRESCITA

    In questa stagione JJ Gabriel ha definitivamente acceso i riflettori su di sé con l’Under 18 dello United. In appena tre presenze da titolare ha messo insieme numeri da predestinato: cinque goal che parlano da soli. Prima una doppietta nel 5-0 rifilato al Middlesbrough – con tanto di rete anche per Kai Rooney, figlio di Wayne – poi una tripletta in appena 22 minuti nella sfida contro il Derby County.

    Prestazioni che non sono passate inosservate ai vertici del club. Lo United ha infatti voluto premiarlo invitandolo nella tribuna d’onore di Old Trafford per la gara inaugurale di Premier League contro l’Arsenal. E il passo successivo è già scritto: Gabriel ha incontrato di persona il tecnico della prima squadra, Rúben Amorim, che gli ha promesso che, nel corso della stagione, avrà l’occasione di allenarsi con i grandi.

  • JJ Gabriel Man UnitedGetty

    I PUNTI DI FORZA

    Il dribbling ipnotico è il marchio di fabbrica di JJ Gabriel: uno contro uno devastante, cambi di direzione fulminei e finte capaci di aprire qualsiasi difesa. A questo abbina una qualità rara per un ragazzo della sua età: la capacità di calciare con potenza e precisione con entrambi i piedi, che lo rende una minaccia costante nell’ultimo terzo di campo. Ala di vocazione ma con l’istinto del centravanti, Gabriel sa leggere i movimenti in area e farsi trovare al posto giusto nel momento giusto.

    Non è però soltanto tecnica e spettacolo. Gabriel ha già mostrato un carattere fuori dal comune e una mentalità competitiva feroce. Emblematico l’episodio contro il Blackburn Rovers: dopo un duro contrasto si è lussato una spalla, ma con incredibile sangue freddo se l’è rimessa a posto da solo, restando in campo. Il risultato? Una tripletta e un assist nel 4-0 finale, prestazione che ha fatto il giro degli ambienti giovanili d’Inghilterra.

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  • SU COSA DEVE LAVORARE

    Ad oggi non esistono veri punti deboli nel gioco di JJ Gabriel. Fin da bambino ha vissuto con il pallone tra i piedi, dedicandosi completamente alla carriera calcistica e lavorando ogni giorno per alzare l’asticella. Emblematico l’episodio a Carrington: prima del prestito di Marcus Rashford all’Aston Villa, Gabriel si è allenato con lui sui calci di rigore, imparando direttamente da uno dei migliori specialisti inglesi.

    L’unico aspetto che dovrà affinare col tempo è il fisico, inevitabile per un ragazzo di appena 14 anni. Ma anche qui il terreno è già fertile: JJ segue una dieta rigorosa e un programma di preparazione atletica da professionista, dimostrando una maturità sorprendente per la sua età. Inoltre, da anni affronta avversari più grandi di lui, abituandosi a categorie superiori. Per questo motivo, il salto verso il calcio senior appare più una questione di tempo che di possibilità.

  • IL PROSSIMO... YAMAL?

    Sebbene JJ Gabriel sia stato etichettato come il “nuovo Messi” dopo quel famoso video virale che lo ha fatto conoscere al mondo, il suo calcio ricorda da vicino altri campioni passati e presenti del Barcellona. Il suo dribbling, infatti, ha tratti comuni con quello di un giovane Neymar, osannato già da adolescente prima del debutto col Santos e del trasferimento al Barça nel 2013.

    Ma se c’è un modello contemporaneo da seguire, quello è senza dubbio Lamine Yamal: debutto in blaugrana appena un mese dopo i 16 anni e titolo di campione d’Europa con la Spagna il giorno successivo al suo diciassettesimo compleanno. Proprio come Yamal, anche Gabriel gioca con spensieratezza e audacia, abbinate a una capacità fuori dal comune di superare l’uomo e incidere in zona gol con continuità.

    E allora il pensiero corre veloce: se Yamal è riuscito a trascinare il Barcellona di nuovo nell’élite europea, i tifosi dello United sperano che JJ Gabriel possa avere lo stesso impatto, guidando finalmente la tanto attesa rinascita dei Red Devils.

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  • IL FUTURO

    JJ Gabriel vuole sfruttare la forma scintillante mostrata con l’Under 18 dello United in questo inizio di stagione. Se continuerà con questa media, il passo verso i primi allenamenti con la prima squadra appare imminente, con la possibilità – seppur remota – di un debutto già entro la fine della stagione. In quel caso, seguirebbe le orme dei baby prodigi dell’Arsenal, Ethan Nwaneri e Max Dowman, entrambi lanciati in Premier League a soli 15 anni.

    Per i Red Devils, però, non si tratta solo di far crescere un talento: c’è da proteggerlo. Gabriel è infatti un profilo già monitorato dai top club europei e compirà 16 anni con la possibilità di trasferirsi all’estero. Diversamente da molti coetanei inglesi, infatti, ha un passaporto UE grazie alle origini irlandesi del padre, fattore che apre la strada anche ai giganti continentali. Le voci parlano di un forte interesse da parte di Bayern Monaco, Barcellona e Real Madrid, senza dimenticare l’insidia cittadina del Manchester City.

    In altre parole, JJ Gabriel ha il mondo ai suoi piedi. La scelta sarà sua, ma lo United dovrà muoversi in fretta per convincerlo che Old Trafford è il palcoscenico migliore per crescere, affermarsi e puntare alla celebrità mondiale. Per riuscirci, però, servirà anche una prima squadra all’altezza delle ambizioni del ragazzo. In questo senso, la palla passa ora a Rúben Amorim.

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