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Thuram genoa inter serie a 2024 2025Getty Images

Inter trascinata dal 'nuovo' Thuram: dal flop di Euro 2024 alla super partenza in campionato

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Rappresentare la propria nazione in un torneo così importante e inclusivo come gli Europei è sempre un esercizio di portata complicata, a maggior ragione se la nazionale in questione è la Francia e di mestiere fai l'attaccante: Marcus Thuram non ha beneficiato di tutte le pressioni sul suo conto, che alla fine hanno avuto la meglio sulla qualità del rendimento.

I zero goal con cui ha chiuso Euro 2024 sono una ferita ancora viva, che soltanto il futuro - magari con un Mondiale da protagonista - potrà rimarginare: una negatività che però non sembra essersi riversata sul fronte Inter, dove l'impatto col nuovo campionato è stato semplicemente devastante.

In attesa che Lautaro torni a essere il bomber spietato che tutti conosciamo, al 'Ferraris' di Genova è stato proprio 'Tikus' a prenderne le parti: davvero un'ottima notizia per Inzaghi, al netto del 2-2 finale che ha lasciato l'amaro in bocca a tutta la truppa.

  • CINISMO ALLO STATO PURO

    A brillare come la stella più luminosa di tutto il firmamento è ancora il terzo tempo imperioso che ha permesso a Thuram di siglare il temporaneo 1-1 dell'Inter contro il Genoa: uno stacco con girata incorporata su pregevole assist di Barella. Il tutto in un primo tempo in cui era stato Gollini a dirgli di 'no' in altre due occasioni pericolose.

    Lo spartito ha avuto un seguito anche nella ripresa, col solito portiere rossoblù a mettersi di traverso tra Thuram e la doppietta, comunque arrivata nel finale col tocco sotto in un primo momento cancellato da una posizione di fuorigioco che in realtà non esisteva.

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  • LAUTARO PUÒ FARE CON CALMA

    Con un Thuram così, anche l'appannamento di Lautaro passa sottotraccia: il 'Toro' - ultimo della lista dei nazionali a rientrare ad Appiano Gentile - è apparso ancora imballato dai pesanti carichi di lavoro svolti in quest'ultimo periodo, tanto da far apparire l'ottima forma dell'ex Borussia Moenchengladbach come una manna dal cielo.

    Dei miglioramenti dovrebbero vedersi già a partire dalla prossima uscita contro il Lecce a San Siro, quando il capitano nerazzurro avrà nelle gambe ancora più benzina per rendere al meglio e tornare a fare ciò che più di ogni altra cosa desidera sul prato verde.

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  • L'ARRIVO DI TAREMI NON È UN PROBLEMA

    La mossa di Inzaghi di integrare Taremi alla 'ThuLa' non ha avuto un effetto controproducente sul morale di Thuram, che al contrario ha beneficiato dello zampino dell'iraniano nell'azione che ha portato al raddoppio interista su assist di Frattesi.

    L'innesto dell'ex Porto, più che un problema, è da considerarsi come un'opportunità per aumentare ulteriormente gli stimoli in un reparto che necessitava di forze fresche: messaggio che Thuram ha colto alla perfezione.

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  • LA STAGIONE DELLA CONSACRAZIONE DEFINITIVA?

    Thuram ha chiuso la prima stagione italiana con 17 goal, trovando il primo alla terza di campionato nel 4-0 inferto alla Fiorentina: ora, dopo la prima giornata, è già a quota due e guida la classifica dei marcatori assieme a Brescianini, Mosquera e Retegui.

    L'obiettivo è di migliorarsi, magari toccando la soglia dei 20 e migliorando lo score in Champions League che, per ora, è fermo alla rete decisiva per battere il Benfica nella fase a gironi della passata stagione.

    Da quella serata è passato quasi un anno, un po' troppo per chi non ha la minima intenzione di recitare il ruolo della comparsa.

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