Inter chiamata a svecchiare la difesa: Leoni resta l'obiettivo principale, occhio alla clausola di Acerbi

Nell'incontro andato in scena qualche giorno fa in sede tra Cristian Chivu e la dirigenza, il tecnico ha fatto un nome ben preciso che abbasserebbe di tanto l'età media del reparto arretrato e, al contempo, rappresenterebbe un investimento utile sia a breve che a lungo termine: quello di Giovanni Leoni, da settimane al centro del mirino nerazzurro.

Il classe 2006 è considerato un crack per quanto concerne il ruolo di difensore centrale, nonostante un'età ancora giovanissima e la poca esperienza accumulata in Serie A: nei mesi in cui ha visto il campo con regolarità ha però dimostrato doti importanti, arrivando ad annullare anche attaccanti di rilievo come un certo Lukaku, limitato in tutto e per tutto nell'ultimo Parma-Napoli disputato il 18 maggio.

L'ostacolo maggiore nel possibile matrimonio tra Leoni e l'Inter è offerto dal Parma, per nulla deciso a fare sconti per il suo gioiello: si parla infatti di 30 milioni relativi alla base fissa, a cui aggiungere diversi bonus e l'inserimento di una eventuale contropartita tecnica in grado di far lievitare ulteriormente il costo.

Condizione che sta frenando in parte l'ambizione dei nerazzurri di portarsi a casa il classe 2006: da capire se il diktat ducale risulterà irremovibile e, soprattutto, se lo scoglio economico sarà più determinante rispetto alla necessità di consegnare a Chivu il difensore da lui esplicitamente richiesto nel summit di qualche giorno fa.

Se la trattativa per Leoni dovesse andare a buon fine, l'Inter dovrebbe fargli spazio con un addio in difesa: il maggiore indiziato in tal senso è Francesco Acerbi, il cui contratto è stato in passato rinnovato fino al 2026.

Una scelta dettata dall'esigenza di non avere problemi di organico ridotto al Mondiale per Club, ma comunque tutt'altro che definitiva: nell'accordo è infatti presente la possibilità, da parte del club nerazzurro, di risolvere il contratto pagando una penale di 500mila euro.

Inoltre l'ex Lazio è reduce da una stagione che lo ha visto spesso ai box: in particolare in autunno, quando è rimasto indisponibile per due mesi di fila. Nemmeno l'età aiuta: a febbraio saranno 38 primavere e, continuare a insistere su di lui all'interno di un'altra stagione lunga e disendiosa, potrebbe risultare quanto mai un azzardo.

Chi ha maggiori chance di rimanere in nerazzurro è Stefan de Vrij, più giovane di 4 anni rispetto ad Acerbi e spesso determinante quando è stato chiamato in causa in sostituzione del compagno.

Nei mesi scorsi l'Inter ha deciso di esercitare l'opzione del rinnovo fino al 2026, alla luce dell'ottimo contributo offerto in un periodo d'emergenza e di congestione del calendario: de Vrij ha risposto presente, guadagnandosi un'appendice per ciò che concerne la personale avventura a Milano.

La chioccia di Leoni sarebbe così l'olandese, con buona pace di Acerbi che potrebbe fare le valigie a tre anni dall'approdo alla corte di Simone Inzaghi.