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Marcus Thuram Inter Serie AGetty Images

L'Inter non è in crisi, ma comincia a rallentare: il 2025 è partito con il freno a mano tirato, fa fatica senza i grandi

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Considerare l'Inter in crisi dopo una sconfitta, un pareggio e una vittoria di misura in questo gennaio 2025 non sarebbe solo esagerato, ma anche assurdo. Perché sì, queste prime due settimane non sono trascorse tra esaltazione e solita routine di successi, spesso anche roboanti, ma di certo per ora la squadra di Inzaghi non può essere ancora invischiata e sepolta dalla parola crisi.

Sconfitta nella finale di Supercoppa Italiana dopo aver gettato al vento ogni occasione di chiudere la partita contro il Milan, un'Inter stanca e ancora scombussolata da viaggio e sconfitta araba ha battuto il Venezia per 1-0, soffrendo ma comunque allontanando il pensiero rossonero almeno dal punto di vista del risultato. Si è così arrivati al tanto atteso ritorno a San Siro, contro un Bologna lanciatissimo e che non è più quello oscillante nella parte destra della classifica.

Il 2-2 contro il Bologna è oggettivamente deludente per chi si aspetta di vedere un'Inter devastante e terrorizzante, ma è anche un risultato ottenuto contro una squadra in forma e oramai alle spalle delle big in maniera costante da oltre un anno.

  • L'INTER RALLENTA. COME (QUASI) TUTTE

    Sì, l'Inter sta rallentando ed è innegabile, ma non è l'unica. Il momento sali e scendi caratterizza tutte le squadre che tirano i remi in barca dopo aver navigato senza sosta nelle acque delle coppe europee, delle supercoppe nel Vicino Oriente. Dunque escludendo il Napoli, che 'libero' da altre competizioni non sbaglia un colpo e ha impostato una mini, mini fuga.

    Dopo la Supercopppa non hanno vinto l'Atalanta e la Juventus, mentre il Milan ha ottenuto un pari e un successo risicato in rimonta. La Fiorentina e la Lazio sono in un momento nero, soprattutto se rapportato a quando, appena un mese fa, sembravano poter combattere per uno Scudetto che ora sembra già utopia.

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  • Calhanoglu InterGetty Images

    L'IMPORTANZA DELL'11 TITOLARE

    Nell'ultimo biennio si è spesso evidenziato di come l'Inter abbia a disposizione due squadre titolari, ma a conti fatti non sembra essere così. Solamente alcuni ricambi performano al pari dei titolari (Darmian-Dumfries su tutti), mentre altri una volta chiamati in causa non riescono ad essere altrettanto decisivi.

    Per vincere con forza e continuità, l'Inter ha bisogno di una routine composta dal suo undici imprescindibile, magari con uno-due cambi. Ma se le alternative obbligate salgono, la squadra di Inzaghi fatica.

    E così se mancano Mkhitaryan e Calhanoglu insieme sono guai, così come se a stare fuori è Thuram. Nelle partite di gennaio, oltre ai difensori, Inzaghi ha fatto i conti con alcuni stop per la parola più odiata dai fans nerazzurri: elongazione. Un problema fisico agli adduttori che ha messo k.o, anche se non allo stesso momento in tutti i casi con cui deve convincere l'Inter, tre imprescindibili di prima classe.

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  • LA FATAL BOLOGNA: NUOVO STOP

    Escludendo due 6-1 con cui l'Inter ha annientato il Bologna negli ultimi anni, le partite tra rossoblù e nerazzurri hanno visto grande equilibrio dal punto di vista del gioco, delle occasioni e dei risultati. Non è ancora storicizzata come fatal Bologna come fu il Verona per i cugini milanisti, ma la squadra emiliana riporta alla mente brutti ricordi per i fans del team Inzaghi, leggasi il famoso recupero perso con Radu in porta.

    Oltre quel k.o celeberrimo e già leggenda negativa, l'Inter è stata eliminata dal Bologna nella scorsa annata di Coppa Italia, fermata su un altro 2-2 a ottobre 2023 e battuta nel febbraio precedente.

    Negli ultimi cinque incontri l'Inter ha superato il Bologna solamente per una volta, con un risicato 1-0 nel marzo 2024.

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  • INTER ANCORA FAVORITA PER LO SCUDETTO?

    A rilento nei primi giorni del 2025, l'Inter è ancora la squadra da battere? A livello di organico sì, ma con tre tornei da disputate e dei ricambi da turnover su cui fare affidamento non all'altezza dei giganti di prima fascia il Napoli sembra essere avanti.

    La squadra di Conte, anche senza un Kvara che comunque verrà sostituito, può preparare le partite con grande calma rispetto a chi deve correre per evitare di essere azzoppato. Può proporre dei buoni sostituti in diversi reparti del campo e un carattere non indifferente.

    L'inverno porterà maggiori informazioni, nel breve periodo. Il Napoli è del resto atteso dal trittico Atalanta, Juventus e Roma: se ne uscirà indenne, sarà la squadra favorita per lo Scudetto senza se e senza ma. Anche considerando le partite del'Inter ogni tre giorni nello stesso periodo, che potrebbero portarla a rallentare ulteriormente in campionato.

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