Pubblicità
Pubblicità
Bayer Leverkusen Inter Champions Getty Images

Il più grave errore dell'Inter a Leverkusen: giocare per pareggiare e non per vincere

Pubblicità

La sconfitta dell'Inter a Leverkusen non è un dramma e non pregiudica la qualificazione dei nerazzurri agli ottavi di Champions, ancora ampiamente alla portata, ma deve rappresentare un monito per il futuro.

L'atteggiamento della squadra di Inzaghi è apparso sin dal primo momento troppo orientato a cercare un buon pari che a provare a vincere la partita.

L'errore probabilmente più grave commesso dall'Inter nella notta della Bay Arena.

  • TURNOVER E POCA INTENSITÀ

    Ancora una volta Inzaghi ha varato il turnover in Championa, lasciando inizialmente in panchina Dimarco, Barella e Lautaro.

    Scelta inevitabile e condivisibile, a patto che non manchi quell'intensità che contraddistingue a livello caratteriale la squadra nerazzurra.

    L'Inter ha tenuto i ritmi sempre troppo bassi, lasciando volutamente il pallino in mano al Leverkusen, portandosi dietro una preoccupante passività sino alla beffa finale del goal di Mukiele.

  • Pubblicità
  • "L'INTER AVEVA L'AMBIZIONE DI PAREGGIARE"

    La provocazione lanciata da Boban a Simone Inzaghi ai microfoni di Sky nel post partita riassume perfettamente la serata dei nerazzurri in Germania.

    "La cosa è molto semplice. Il Bayer ha giocato con l'ambizione di vincere, mentre l'Inter è scesa in campo con l'ambizione di pareggiare"

    Una disamina alla quale lo stesso Inzaghi ha poi risposto in conferenza stampa:

    "Non gioco mai per pareggiare, questo mai. Abbiamo controllato troppo nel secondo tempo e siamo mancati in qualità. Il primo tempo era stato più equilibrato"

  • Pubblicità
    Pubblicità
  • GESTIONE OK, RINUNCIA NO

    Se però, contro l'Arsenal per esempio, la gestione delle risorse dopo il vantaggio di Calhanoglu è stata tremendamente pratica ed efficace, contro il Bayer si è rivelata assolutamente controproducente.

    Più che una gestione è stata una rinuncia a giocare la partita come l'Inter sa fare, un accontentarsi di un qualcosa che alla fine non è arrivato. Una mentalità da non replicare, specialmente in Champions, dove fare calcoli non è mai una buona idea.