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Morata Abraham MilanGOAL

Il Milan e un problema chiamato attacco: Morata, Abraham e non solo, chi dovrebbe segnare non segna

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“Se guardiamo il risultato, il Napoli ha fatto due goal e noi che abbiamo creato più occasioni no”.

Musica e parole di Paulo Fonseca che, nel commentare martedì sera la sconfitta patita in casa contro il Napoli, ha evidenziato quello che al momento è uno dei problemi con i quali il suo Milan deve fare i conti.

Quando si parla del rendimento dei rossoneri in campionato, spesso vengono evidenziati i problemi di una difesa parsa in diversi casi non propriamente ermetica, ma c’è un altro tasto che è stato premuto certamente meno: quello relativo all’argomento centravanti.

Al Milan stanno mancando i goal di coloro che per mestiere dovrebbero perforare le difese avversarie e anche contro il Napoli, che è comunque la squadra che ha subito meno reti fin qui nel torneo, nonostante una certamente maggiore molo di gioco proposta, i pericoli creati sono poi stati relativamente pochi.

La squadra di Fonseca gioca bene fino alla trequarti ed è da lì in poi che iniziano i problemi.

  • Morata MilanGetty Images

    I NUMERI DI MORATA

    I numeri dicono che Alvaro Morata, ovvero il centravanti titolare del Milan, sin qui ha messo a segno appena due reti in dieci partite ufficiali giocate con la maglia rossonera addosso.

    Una l’ha siglata alla prima giornata di campionato nel 2-2 contro il Torino, per la seconda si è dovuto attendere il sesto turno e il 3-0 al Lecce, mentre in Champions League è ancora a secco dopo tre presenze.

    L’attaccante spagnolo viaggia ad una media di un goal ogni 221’ a partita in campionato, troppo pochi evidentemente per una compagine che vuole puntare in alto.

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  • LA COSA ERA PREVEDIBILE

    Nonostante l’esiguo numero di goal siglati fin qui in campionato, Alvaro Morata resta uno dei giocatori più importanti in assoluto per questo Milan.

    Non è mai stato un bomber e la cosa è certificata anche dal fatto che nelle sue precedenti quattro stagioni disputate in Serie A con la maglia della Juventus, solo una volta ha raggiunto la doppia cifra: 11 reti in 32 partite nella stagione 2020-2021.

    Per il resto i dati parlano di 8, 7 e 9 goal a campionato e la cosa evidenzia il fatto che lo spagnolo si è sempre ritagliato un ruolo da protagonista garantendo un altro tipo di qualità.

    Morata è il leader in campo del Milan e la cosa è evidente e tra tutti gli attaccanti della Serie A è il migliore per azioni difensive, pressing, aggressione e palle recuperate.

    E’ dunque un centravanti atipico, che aiuta tanto la squadra, che torna indietro a recupera palla, che detta i tempi del reparto e che con i suoi movimenti favorisce gli inserimenti dei compagni.

    Tutte caratteristiche già note da tempo e quindi era in un certo senso prevedibile aspettarsi da lui un numero limitato di reti, in cambio però di un rendimento altissimo in altre fasi di gioco.

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  • UN GOAL IN MENO PER ABRAHAM

    Se Morata non ha sin qui brillato in termini realizzativi, lo stesso si può dire anche per Tammy Abraham.

    Per caratteristiche è più centravanti dello spagnolo e mette in campo qualità totalmente diverse, tanto che i due sono anche stati schierati insieme in campo da Fonseca, ma sin qui ha segnato appena un goal in campionato: nel 4-0 al Venezia nel quarto turno.

    Se Morata viaggia ad una media di un goal ogni 221’, Abraham ne ha segnato uno ogni 355’.

    Olivier Giroud, il loro predecessore, nella scorsa stagione, a 38 anni, ha è andato in rete una volta ogni 158’ in 36 partite di campionato.

    La sensazione è quella che, nonostante il tanto tempo a disposizione, il Milan non sia riuscito in estate ad individuare il giusto sostituto del francese.

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  • Pulisic Morata MilanGetty Images

    SEGNA SOLO PULISIC

    Ovviamente non può essere imputato solo ai centravanti il rendimento altalenante del Milan, ma è piuttosto tutto il reparto offensivo, escluso Pulisic che si è già spinto fino a quota 5 reti, ad aver fin qui faticato.

    Jovic, che tra tutti gli attaccanti è quello che meno rientra nei piani di Fonseca, è fermo a quota 0, Chukwueze ne ha segnato uno in nove presenze, come Okafor in otto.

    Un solo goal fin qui all’attivo (in otto partite di campionato e tre di Champions) anche per Rafa Leao che fin qui è stato forse il giocatore rossonero che più ha deluso in stagione. Con Fonseca sembra aver perso i gradi di titolare inamovibile e il suo rendimento nel corso degli ultimi mesi è stato troppo altalenante.

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