E uno. Alvaro Morata c'è: è lui il nuovo attaccante del Milan, è lui l'erede di Olivier Giroud, è lui l'uomo che i rossoneri hanno cercato, voluto e alla fine preso dall'Atletico Madrid dopo il naufragio dell'operazione Zirkzee, il primo piano A.
Ma non finisce qui. Perché Roma non è stata costruita in un giorno e una squadra che deve tornare al top non si può rinforzare con un solo elemento dal mercato. Il Milan si concentrerà ora sul resto delle trattative messe in piedi, trattative che riguardano un po' tutti i reparti: la difesa, il centrocampo e, di nuovo, pure l'attacco.
I nomi in ballo, del resto, non mancano. E la sensazione è che molto altro accadrà a breve, possibilmente già la prossima settimana.