Nel classico giochino della "sfida nella sfida", mercoledì sera una delle sfide nella sfida in questione batteva bandiera turca. Da una parte Arda Guler, talento del Real Madrid, e dall'altra Kenan Yildiz, simbolo della Juventus.
Non solo ha vinto il Real, 1-0 grazie a Bellingham: ha vinto anche Guler. Il mancino si è aggiudicato lo scontro diretto, uscendo a un quarto d'ora tra gli applausi del Bernabeu e tra i sorrisi, a differenza del compagno di nazionale Yildiz, di nuovo opaco e stanco.
Stanchezza, già: un mantra che va ripetendosi ormai da diverso tempo quando l'argomento riguarda Yildiz. E il motivo è palese: l'ex gioiello del Bayern gioca sempre. Semplicemente perché la Juve non può permettersi di fare a meno di lui.
Con ogni probabilità sarà così anche domenica sera, nel posticipo dell'ottava giornata di campionato in casa della Lazio: Yildiz sarà in campo, di nuovo giocherà dall'inizio, di nuovo toccherà a lui il compito di accendere la luce. Anche se da diverse settimane è il buio ad averlo avvolto.
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