In 352 presenze con il Chelsea, Hazard è diventato un giocatore di livello mondiale, segnando 110 goal e confezionando 92 assist. Le sue statistiche sono state incredibili: 595 occasioni create, 1.441 dribbling tentati, 909 completati e ben 638 falli subiti, secondo la BBC.
In poche parole, nessuno riusciva ad avvicinarsi a lui. Hazard non era solo abile nelle giocate, ma sapeva anche dare il meglio quando contava. Il suo goal decisivo contro il Crystal Palace nel 2015 rimane iconico, così come quello del pareggio contro il Tottenham nella famigerata "Battaglia del Bridge", che ha consegnato il titolo di campione d'Inghilterra al Leicester City.
Hazard non ha mai nascosto il suo affetto per il Chelsea. "Ho trascorso sette anni lì... è stato il ricordo più bello della mia carriera calcistica. La mia stagione migliore è stata la seconda con Mourinho, quando abbiamo vinto la Premier League e la Coppa di Lega. Il manager era lo Special One ed è così difficile spiegare le emozioni dopo le partite con i tifosi tutti felici".
Tuttavia, quando gli è stato chiesto chi avesse tirato fuori il meglio di lui, Hazard ha nominato Antonio Conte.
"Penso che il mio periodo migliore al Chelsea sia stato con Antonio Conte. Tutta la settimana di allenamenti. Il sabato uscivo, avevo bisogno di divertirmi un po' perché sapevo che il giorno dopo sarei tornato sul campo di allenamento. Dovevo fare qualcosa, erano i miei unici 90 minuti di svago. Lo ricordate, si fermava, parlava di tattica, diceva 'no, dobbiamo fare così'. Il sabato era il giorno migliore per me".