Hojlund si è lasciato alle spalle ogni sofferenza: il Manchester United ha trovato la chiave per risalire

"È solo una vittoria - ha detto Ten Hag - Nelle ultime partite non siamo stati abbastanza cinici e determinati. E poi non ci ha aiutati l'infortunio di Rasmus Hojlund all'inizio della stagione. Ma ora è tornato".

Il manager ha ragione: Hojlund è tornato. E ha coronato una bella prestazione individuale con il goal del definitivo sorpasso sul Brentford.

È stato il primo goal dell'ex atalantino in questa Premier League, alla seconda presenza da titolare, dopo un infortunio che ne ha condizionato l'inizio dell'annata. La sua prestazione ha offerto allo United una speranza che le cose stiano davvero per cambiare.

L'avventura di Hojlund allo United è stata caratterizzata da lunghe assenze: un infortunio al tendine del ginocchio, un infortunio alla schiena, un infortunio muscolare.

Non c'è da stupirsi che il danese abbia descritto la sua ultima battuta d'arresto, arrivata pochi giorni dopo il rientro nella rosa dopo Euro 2024, come "fastidiosa". Ogni volta che ha avuto un infortunio, Hojlund ha impiegato alcune settimane per riprendere il ritmo.

L'ex nerazzurro ha contribuito poco allo 0-0 dei Red Devils in casa dell'Aston Villa prima della pausa per le nazionali. Ma col Brentford è rinato. E non solo perché ha segnato il goal della vittoria.

Hojlund ha trovato una buona intesa con Marcus Rashford e Alejandro Garnacho, che hanno avuto un modo curioso per descrivere la prestazione del loro compagno.

"Penso che il goal sia stata la parte peggiore della sua prestazione, nella quale ha tenuto palla molto bene e ha dato respiro alla squadra", ha detto l'argentino.

Ten Hag si è concentrato sull'aspetto più semplice del gioco di Hojlund, e sul motivo principale per cui lo United ha pagato 72 milioni di sterline all'Atalanta due estati fa.

"Sa segnare - ha detto il manager - La cosa più importante è che rimanga in forma. Ha rimediato troppi infortuni nella prima stagione".

Hojlund ha concluso la sua prima annata con 16 goal in tutte le competizioni, un buon risultato considerando i suoi problemi fisici e la questione dell'ambientamento. Ma allo stesso tempo si è trattato comunque di un bottino deludente, considerato il suo costo e facendo un confronto con i 44 goal segnati da Harry Kane, il principale obiettivo dello United nell'estate del 2023.

Il fatto che Hojlund sia risultato il miglior marcatore dello United è però indicativo delle difficoltà generali della squadra sotto porta, ed è il motivo per cui molti esperti hanno chiesto al club di prendere un altro attaccante.

Lo United ha portato a casa Joshua Zirkzee, che dopo aver trafitto il Fulham non ha però segnato nelle ultime 10 partite. Del resto l'ex bolognese, come noto, non è un finalizzatore nato.

La lunga assenza di Hojlund può quindi aiutare a spiegare i pessimi dati dello United. Al 45' di sabato, ad esempio, la squadra di Ten Hag aveva il peggior attacco in Premier League. Quando Welbeck ha portato in vantaggio il Brighton a Newcastle, ha segnato tanti goal quanti l'intero United. L'attaccante del Brentford Bryan Mbuemo, per dire, ne ha collezionato uno in più.

I goal di Garnacho e Hojlund nel secondo tempo hanno leggermente migliorato queste statistiche. La loro bella prestazione ha rappresentato uno dei migliori momenti dello United sotto Ten Hag.

La sfida ora è continuare così, tra il Fenerbahçe giovedì e il West Ham domenica. E Hojlund sarà fondamentale in questo senso. Anche perché le occasioni da goal non stanno certo mancando al Manchester United.

Sabato i Red Devils hanno tirato 23 volte, 11 delle quali in porta. Il Brentford si è fermato a due. In Premier League la squadra di Ten Hag è al quinto posto per tiri in porta a partita e al nono per tiri totali. Ma i gol segnati sono appena 7 (16° posto).

Hojlund è la chiave per trasformare le occasioni in goal, ma anche per trasformare in realtà la svolta che Ten Hag, ormai, preferisce non menzionare più.